Abbiamo recensito per voi i primi dodici numeri di Volt – Che vita di mecha, serie scritta e disegnata da Stefano “The Sparker” Conte.

Trovate la recensione nella parte superiore della pagina e il podcast dopo la sinossi del primo volumetto (16 x 21cm, 60 pp., B., b/n., 2,99 Euro) edito da saldaPress.

 

Volt è un robot e ha un sogno: vuole diventare un fumettista. La vita è dura, però, specie se hai una madre despota dalle fattezze di Darth Vader e la vita quotidiana ti impone di trovare un lavoro. Quale lavoro? Uno dei più difficili e pericolosi in circolazione: il commesso in un negozio di fumetti. Volt dovrà imparare ad affrontare i clienti più bizzarri e le richieste più estenuanti, alternando i problemi di tutti i giorni all’impegno per raggiungere il suo sogno, passando per avventure sempre più fantastiche e surreali, destinate a diventare leggenda. VOLT è una serie bimestrale divertente e originale, che farà molto parlare di sé, grazie allo straordinario talento di Stefano “The Sparker” Conte. Il mix riuscitissimo tra temi comuni a tutti i lettori di fumetto – e, più in generale, a tutti coloro che coltivano un sogno – con la cultura pop e manga, e le surreali situazioni in cui si imbatte il protagonista, rendono le storie di VOLT un gioiello nel panorama del fumetto comico italiano. In appendice al primo numero le strisce di LE CINETICHE AVVENTURE DI MANGAMAN, quelle di CHE VITA DI MECHA – che raccontano episodi surreali e divertenti realmente accaduti in vere fumetterie italiane – e quelle di NOI ROBOT.