Abbiamo recensito per voi Homo homini lupus, primo volume de Il muro, opera scritta e disegnata da Mario Alberti su soggetto di Antoine Charreyron.

Trovate la recensione nella parte superiore della pagina e il podcast dopo la sinossi del cartonato (21 x 28 cm, 48pp., col, 13,90 Euro) edito da Star Comics.

 

IL MURO, la nuova serie in tre episodi scritta e disegnata da Mario Alberti, da un’idea di Antoine Charreyron, arriverà nelle librerie e fumetterie il prossimo 18 marzo 2020 con il primo volume: HOMO HOMINI LUPUS. In una Terra portata allo sfinimento dal cambiamento climatico, combattuta a causa dell’emigrazione di massa e piegata da un modello economico globale che non è più sostenibile, la civiltà non esiste più. L’umanità vive di saccheggi e hacking, organizzandosi in villaggi improvvisati o in roulotte dove la brutalità imperversa. Solal, il giovane protagonista, non ha genitori e vive insieme alla sorellina Eva che è afflitta da una malattia cronica. Esperto in meccanica, il solo obiettivo di Solal è quello di salvare la piccola, ma in tutto il Pianeta le medicine sono sparite. Il solo luogo che offre una speranza è ED3N, il paradiso tecnologico in cui pare si siano rifugiate le persone più abbienti per sfuggire alla tragica fine. Oltre gli alti muri che circondano questo luogo, si dice che benessere e salute siano una garanzia per tutti gli abitanti. In pochissimi sono riusciti a entrare a ED3N, nessuno ne è uscito. In questo mondo portato all’estremo Alberti trasferisce le tematiche che, oggi più che mai, stanno al centro del dibattito sociale: la crisi migratoria e le problematiche ambientali. Ancora una volta il fumetto si fa veicolo per raccontare, con la potenza delle immagini, un’attualità dalla quale è bene non prendere le distanze. IL MURO è la prima serie che vede Mario Alberti – uno dei più apprezzati disegnatori italiani – come autore completo, i suoi dettagli ricordano le storie animate di Hayao Miyazaki unite alle meccaniche post apocalittiche di Mad Max. L’autore, nel creare questa serie, si rifà a un’idea del regista Antoine Charreyron (Babylon A.D., The Prodigies) che sul lavoro di Alberti ha dichiarato: “IL MURO è uno dei progetti che ho tenuto più a lungo dentro di me, durante tutto questo tempo ero alla ricerca dell’artista ideale. Colui il quale avrebbe sublimato questo universo con la sua umanità, la sua sensibilità e il suo talento: Mario Alberti.”