Abbiamo recensito per voi Neve e fuoco, secondo volume di Vlad, miniserie scritta da Matteo Strukul e disegnata da Andrea Mutti.

Trovate la recensione nella parte superiore della pagina e il podcast dopo la sinossi del brossurato (16,50 x 24,50 cm, B+al., 64 pp., col., 14,00 Euro) edito da Feltrinelli Comics.

 

Con questo secondo capitolo, intitolato “Neve e Fuoco”, continua la saga di Vlad l’Impalatore, scritta da Matteo Strukul e disegnata da Andrea Mutti. Dopo aver stretto nella gola di Giurgiu le truppe ottomane, il voivoda di Valacchia e Transilvania stermina i nemici in una micidiale imboscata, arrossando di sangue la neve dei Carpazi. Nella follia color porpora, Vlad si specchia per un istante e rivede se stesso quando è stato segregato insieme a suo fratello Radu a Egrigoz. Lì, nelle segrete della fortezza, sotto gli occhi del sultano Murad II, Vlad e Radu hanno subito ogni genere di violenza. Le angherie li cambieranno per sempre: l’uno nel nemico giurato del sultano, l’altro nel suo concubino. E ora che Vlad ha disseminato la Valacchia di intere foreste d’impalati, Maometto II, il figlio di Murad II, è giunto per riportare l’ordine con un esercito sterminato. Insieme a lui cavalca anche il fratello di Vlad, Radu. Ma Vlad non trema e in un formidabile attacco notturno, compie un massacro nel campo ottomano, seminando disperazione e morte. Eppure Maometto II sopravvive miracolosamente, e, nel modo più subdolo e spietato, assegna proprio a Radu il compito di mettere la Transilvania e la Valacchia a ferro e fuoco. Ma Vlad combatte per i figli della propria terra ed è reso invincibile dall’amore eterno per Katharina von Siegel. In uno scontro fratricida, il secondo volume della trilogia dedicata a Vlad ci riconsegna una saga colma di tormento e ferocia, di amore e passione, dal ritmo frenetico e dal sapore antico. Forte come la seta, sincero come un racconto popolare, “Neve e Fuoco” rappresenta l’anello centrale di un grande affresco storico a fumetti, che non teme di confrontarsi con le cupe suggestioni di un destino tanto più affascinante perché vero, spietato, ineluttabile.