La divisione giapponese di Warner Bros. ha stretto un accordo con Netflix per la distribuzione occidentale di Bleach, film live action tratto dall’omonimo manga di Tite Kubo, uscito nei cinema nipponici lo scorso luglio.

L’adattamento cinematografico dello shonen è stato annunciato negli Stati Uniti per il prossimo 14 settembre; anche nelle versioni europee del catalogo Netflix (Italia compresa) è stata inserita la scheda del film, quindi possiamo supporre che avverrà un lancio in contemporanea mondiale, una consuetudine per la piattaforma di streaming.

Di recente, il regista Shinsuke Sato (I Am a Hero, Death Note: Light Up the New World) ha parlato con ComicBook della pellicola, svelando la sua posizione in merito a un eventuale seguito:

 

Bleach locandina live action

Sono abbastanza nervoso, ma lo ero ancor di più prima di iniziare la lavorazione del film, perché sia i fan del manga che quelli dell’anime avevano aspettative riguardo a cosa sarebbe dovuto comparire nella storia o agli elementi estetici. Cerco sempre di andare oltre le aspettative, per permettere anche alle persone che non conoscevano Bleach di divertirsi ed emozionarsi come i fan della serie.

Si tratta di un film futuristico di samurai, un action movie con una storia potente… da regista mi sarebbe piaciuto vedere un film così, e volevo realizzare una pellicola come questa ancor prima di considerare l’idea di adattare Bleach per il grande schermo.

Passo molto tempo a prepararmi prima di cominciare le riprese, cercando di capire quali sono le scene più importanti, per esempio pianificando la battaglia finale o quando scaturirà la suspense negli spettatori, ma ci sono molti ostacoli da affrontare dal punto visivo e narrativo. Per esempio, una grossa sfida sono state gli scontri tra umani e Hollow, creature mostruose di dimensioni enormi, nelle quali doveva esserci una battaglia all’arma bianca.

Pensando al character design degli Hollow ho riflettuto sull’anima degli umani e l’odio che possono provare per loro… non sono necessariamente mostri per natura, forse un’esperienza particolare ha modificato le loro fattezze. Volevo mantenere l’idea di uno spirito malvagio, considerando però anche la psicologia che può esserci dietro, dandogli così un’aura di creature maledette. Inoltre non volevo che il loro aspetto fosse troppo occidentalizzato, ho cercato di mantenere un approccio horror in stile nipponico.

Per quanto riguarda il sequel, io e il mio produttore vorremmo farlo, ci sono molti elementi dell’universo di Bleach che non sono stati rappresentati in questo film. È comunque un film giapponese, quindi molto dipende dal risultato al box-office. Non posso dire se lo faremo o meno, ma ho il forte presentimento che ci sia la voglia di realizzarlo.

Detto ciò, non volevamo girare un film che affermasse con certezza l’uscita di un sequel. Non volevo deludere il pubblico facendogli pensare che avremmo girato un altro capitolo per poi magari non essere in grado di farlo, sarebbe stata una cosa orribile. Abbiamo preferito fare un film godibile anche autonomamente.

 

In Italia il manga di Bleach è pubblicato da Planet Manga; in Giappone è stata da poco annunciata una nuova edizione a colori.

 

 

Fonte: Newsarama