La saga cinematografica degli X-Men giunge a conclusione. Dopo sette film (e diversi spin-off), Simon Kinberg chiude i conti con la complessa, rimaneggiata, ricostruita, rinverdita e rimontata epopea dei mutanti Marvel: aperta da Bryan Singer nel 2000, apparentemente affossata da Brett Ratner nel 2006, resuscitata da Matthew Vaughn nel 2011 e quindi ripresa con il botto da Singer nel 2014 e ricondotta in acque poco piacevoli dallo stesso regista due anni dopo, si chiude con questo X-Men: Dark Phoenix.

Esattamente come in X-Men: Conflitto Finale, Jean Grey è al centro dell’attenzione e la Forza Fenice, una delle minacce per eccellenza dell’Universo Marvel fumettistico, nonché una delle fonti di energia e potere più grandi in assoluto, è destinata a prendere possesso di lei. Questa volta c’è molta più aderenza con la versione fumettistica, dato che la Fenice viene presentata, sebbene in chiave ammodernata e meno simbolica, in maniera non dissimile da come fu immaginata ...