Ruberesti mai un manga? L’industria del Fumetto nipponico pone da decenni questa domanda ai lettori, e in molti casi la risposta è “sì”. I siti di pirateria che diffondono scansioni di tankobon e riviste sono una delle piaghe che più gravano sul settore.
I tentativi di porre un freno al problema sono stati molteplici: dalla creazione di piattaforme sulle quali leggere fumetti in digitale – anche gratuitamente – all’inasprimento delle leggi sul diritto d’autore, gli editori e il governo giapponese hanno tentato svariate strade, ma si sono sempre ritrovati a fare i conti con la diffusione illegale di manga e doujinshi (le autoproduzioni).
Nei giorni scorsi, il proprietario di uno dei più noti siti cinesi di distribuzione illegale di manga è stato arrestato. Residente a Shangai, costui è stato accusato dalla Corte Popolare di Xuhui ed è stato dichiarato colpevole in seguito alla sua ammissione.
L’uomo, di cui non è stato reso noto il nome, è stato condannato a tre anni di rec...
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