Siamo giunti all’ultima storia di Don Rosa. L’autore che ha riorganizzato il corpus barksiano in una continuity coerente e ricca di rimandi incrociati, celebre soprattuto per la monumentale Saga di Paperon de’ Paperoni, torna nuovamente al passato del miliardario per terminare la sua carriera di fumettista.

Dopo aver idealmente chiuso le vicende familiari con Una lettera da casa e aver definitivamente dato a Paperino un ruolo più consono a quello di macchietta comica con le storie sui Tre Caballeros, è finalmente il momento di raccontare, nella sua completezza, quello che forse è il tassello più importante della vita di Zio Paperone.

 

La prigioniera del fosso dell'agonia bianca

 

Tutto parte da una domanda dei nipoti: qual è l’oggetto più caro al vecchio zio? Paperino e i ragazzi hanno idee diverse: il Deposito? La Numero Uno? La Pepita Uovo d’Anatra? Il Castello McDuck? Purtroppo per loro sono tutte sbagliate. È una ciocca di capelli l’oggetto più prezioso per lo Zione. Capelli “d’oro”: quelli di Doret...