Queste mese, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, ben due fumetti scritti da Giorgio Giusfredi, una delle penne più giovani e talentuose di Sergio Bonelli Editore, sono arrivati in edicola. Dopo il settimo Color Zagor, lo scorso 3 agosto è toccato al Dampyr 221: Pianeta di sangue.
L’autore lucchese torna dunque a firmare una storia del Figlio del Diavolo, a distanza di quasi un anno (Dampyr 210: Il figlio di Erlik Khan, settembre 2017), proponendoci un episodio incentrato su una delle sue grandi passioni: il Cinema. Come per il suo albo d’esordio sulla testata, Bloodywood (Dampyr 204, marzo 2017), Giusfredi elabora un soggetto ad hoc, richiamando in azione un personaggio cruciale e intrecciando la vicenda con l’origine della macchina da presa e l’avvincente “guerra dei brevetti” nata attorno a essa.
Ci viene presentato un inventore francese realmente esistito, segnato da una fine misteriosa e a dir poco romanzesca. Louis Aimé Augustin Le Pri...
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