Non è la prima volta che Naoki Urasawa lega un suo fumetto a un grande evento storico o una manifestazione di spicco: basti pensare all’Esposizione Universale di 20th Century Boys o all’11 settembre 2001 in Billy Bat. In Asadora! il mangaka è tristemente riuscito a prevedere la situazione attuale, in un modo degno nel suo Libro delle profezie, visto che (come aveva già fatto Katsuhiro Otomo in Akira) la trama inizia nel Giappone del 2020, dove le Olimpiadi sono state sospese. Non c’è una pandemia – ne aveva già raccontata una in 20th Century Boys – ma la scena iniziale mostra una Tokyo in fiamme, con la folla in fuga da una gigantesca creatura mostruosa. Un incipit in grado di riecheggiare altri scenari apocalittici di Urasawa, ma rapidamente assistiamo a un balzo nel tempo – altra cifra stilistica dell’autore nipponico – che ci catapulta nel 1959.
Il carattere di Asadora è il principale motore della storia e questo sfoggio di resilienza risuona in modo ancora più potente leggendo il manga nel 2020.
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.