Cosa dire di Crisi Sulle Terre infinite che non sia già stato detto e ridetto da circa trentacinque anni a questa parte? Cosa dire di quello che doveva essere il più grande rilancio della storia di una leggendaria casa editrice, che si è tramutato infine in una voluta e al tempo stesso insperata ripartenza dell’Universo DC stesso, segnando in maniera inequivocabile un prima e un dopo?
Questa maxiserie di dodici numeri, pubblicata nel 1985 e ristampata da Panini Comics in un volume cartonato della linea Eventi DC, rappresenta il coronamento di un sogno di due fumettisti che, molti anni prima della pubblicazione di questa storia, erano solo due giovani lettori. Lettori che da bambini leggevano le storie della Silver Age della DC Comics e si appassionavano agli annuali team-up tra JLA e JSA, il cui titolo iniziava quasi sempre con “Crisi su…”.
I due lettori crescono: uno di loro diventa uno sceneggiatore, dal cognome così insolito che bisogna a un certo punto dimos...
Crisi sulle Terre infinite è una storia che distrugge mondi restando sempre in movimento, diretta verso la creazione di un nuovo universo
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