Di tanto in tanto, Star Wars prova a giocare con i generi narrativi e a tentare incursioni in campi meno scontati di quello epico/mistico che gli viene tradizionalmente associato: si va dalle atmosfere di guerra di Rogue One a quelle horror di La Cittadella Urlante, fino colpo grosso in stile Ocean’s Eleven di Solo. Anzi, potremmo dire che nei casi più fortunati e ispirati, queste incursioni nei generi narrativi alternativi costituiscano gli esperimenti più riusciti, quelli in grado di infondere nuova linfa al franchise e di traghettarlo verso un futuro dagli orizzonti più ampi. È il caso di Star Wars: Bounty Hunters, la nuova serie regolare Marvel sceneggiata da Ethan Sacks e illustrata dal nostro Paolo Villanelli.
Inizieremo subito con un’affermazione ovvia ma doverosa, e cioè che Bounty Hunters è figlia – se non diretta quanto meno concettuale – della serie TV The Mandalorian, che ha fatto sensazione sul canale Disney+ americano e internazionale e si appresta finalmente a far...
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