Che cos’è il tanto chiacchierato “stile disneyano”? Storici autori come Carl Barks e Floyd Gottfredson ci rientrano senza dubbio. Dopo di loro abbiamo avuto Romano Scarpa, Giovan Battista Carpi, Massimo De Vita, Giorgio Cavazzano e Andrea Freccero: artisti il cui tratto ha fornito interpretazioni di Topi e Paperi seguendo e rinnovando un canone grafico classico. Ci sono però disegnatori con uno stile molto personale, facilmente riconoscibile e proprio per questo in grado di dividere i lettori, come Sergio Asteriti, Francesco Guerrini, Silvia Ziche, Paolo Mottura e Fabio Celoni. Quanto margine di libertà ha, dunque, il disegno Disney? Quanto ci si può allontanare dagli standard ormai definiti e riconosciuti in tutto il mondo?
In questa riflessione entra a gamba tesa Alberto Lavoradori, disegnatore anticonvenzionale che realizza tavole sporche, spiazzanti e popolate da personaggi spigolosi, offrendo un risultato ben lontano da qualunque matrice estetica preesistente. Il...
Tra vignette caotiche, fisionomie sbagliate e una colorazione piatta, Un nuovo eroe è la storia di PK più debole degli ultimi anni
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