Leggendo le prime pagine di Grand Hotel Abisso, di Marcos Prior e David Rubin, edito in Italia da Tunué, si viene travolti da un déjà vu: le didascalie che riempiono queste tavole contengono dichiarazioni che suonano familiari, tanto da spingerci a scoprire chi le abbia pronunciate in origine. A mano a mano che proseguiamo nella lettura, ci rendiamo conto che quello delineato dai due artisti spagnoli è uno scenario futuristico costruito portando all’esasperazione tutte le brutture del neoliberismo: la crisi economica, la perdita dei valori morali e la vittoria della realtà virtuale sulla vita reale.

Come spesso accade in scenari analoghi, però, un eroe si erge a leader di una rivoluzione volta a sovvertire l’ordine costituito, per ridare speranza alla povera gente e punire quell’1% che detiene la quasi totalità della ricchezza mondiale. Indossando una maschera e impugnando armi da guerra, costui si fa beffe delle forze dell’ordine schierate in tenuta antisommossa, innescando una ...