Facciamo un po’ di storia antica: eravamo nei primi anni ’90 quando la neonata Lucasarts inaugurava la sua carriera starwarsiana nel mondo dei videogame con il simulatore di volo X-Wing. Il gioco per PC, che permetteva di cimentarsi in un’appassionante serie di missioni per conto della Ribellione ai comandi del celebre caccia T-65 (e anche di altri modelli) fu un successo annunciato, e come tale reclamò un sequel. Con un lungimirante colpo di genio, la Lucasarts decise di non proseguire le avventure di Keyan Farlander, il pilota protagonista della prima serie, ma di portarci dall’altra parte della barricata pubblicando TIE Fighter, dove il giocatore prendeva posto nell’abitacolo dei veloci ma fragilissimi caccia imperiali e si cimentava a sua volta in una lunga campagna ai comandi del Twin Ion Engine Fighter, il caccia imperiale per eccellenza, e delle sue molte varianti.

Le differenze non stavano solo nelle meccaniche di gioco e nelle caratteristiche tecniche dei mezzi pilotati,...