Per molti anni, uno degli scopi principali della narrazione fantasy prima e fantascientifica poi è stato raccontare il mondo sotto una differente lente d’ingrandimento. Creando un’allegoria della realtà, gli autori hanno spesso reso evidenti e grotteschi i difetti e i limiti del potere, criticando in maniera aspra diversi aspetti della società: dalla politica alla convivenza civile, passando per la tradizione militare e quella educativa.
In tal senso, il fantasy e la fantascienza sono stati gli arieti che, come il mito nei tempi antichi, hanno squarciato il velo di illusione tra la gente e la quotidianità, utilizzando termini semplici per aprire gli occhi alla popolazione su questioni più o meno fondamentali. Beninteso: ciò non implica automaticamente che il punto di vista dell’autore sia sempre il “migliore” o il più condivisibile, proprio perché il paradigma alla base dei generi è talmente archetipico da calzare praticamente su ogni pensiero.
Da questa ...
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