La tana è uno degli ultimi racconti di Franz Kafka, tra i più lunghi – dopo il celeberrimo La metamorfosi – e complessi. Fu scritto durante il suo soggiorno a Berlino nel 1923, a pochi mesi dalla morte, avvenuta nel giugno dell’anno successivo. Per tale motivo, l’opera è rimasta incompiuta ed è stata pubblicata postuma dall’amico Max Brod.
Il geniale autore boemo propone una storia su una creatura ibrida, a metà tra uomo e animale, quel modello di bestia raziocinante che da sempre ha popolato la sua fantasia e che, probabilmente, si avvicina al concetto che aveva di se stesso e dei suoi simili; pensiero più che condivisibile, ma nei suoi capolavori viene portato all’esasperazione e al paradosso per mettere a nudo tutte le contraddizioni e le miserie del nostro essere.
Ne La tana, lo scrittore fa parlare in prima persona il protagonista ed è come se fosse inesorabilmente conscio dell’approssimarsi della fine della propria vita. L’unico, s...
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.