Ogni collettivo, studio o associazione di fumettisti, prima o poi, cede al guilty pleasure e realizza un prodotto che nasce dalla commistioni di voci e stili di tutti i componenti. Spesso si tratta di lavori destinati a esaurirsi in breve tempo e di qualità non proprio eccelsa, pieni di inside joke volti a divertire il circolo delle amicizie più strette piuttosto che il grande pubblico. A volte, però, è possibile scovare piacevoli eccezioni.

Yamazaki 18 Years, realizzato dal Gentlemen Kaiju Club, ha un carattere marcato e una coerenza stilistica molto forte. Simone Di Meo, David Messina, Valerio Schiti e Paolo Villanelli, tutti artisti di calibro internazionale impegnati con i più grandi editori del mondo, uniscono le forze con lo sceneggiatore Diego Cajelli per creare qualcosa di davvero interessante: un lavoro in tricromia suddiviso in diversi episodi, raccolto in seguito da ManFont in un brossurato ad alta foliazione e presentato in anteprima alla scorsa Lucca Comics & Games.