Uno dei riti di passaggio peculiari dell’adolescenza, soprattutto se vissuta in provincia, è il metter su una band con i propri amici. Tendenzialmente, simili esperienze sono parentesi passeggere nella vita di un individuo ma, non di rado, i legami che si instaurano in sala prove diventano tra i più profondi e duraturi che si possano avere nell’arco di una vita. Creare un gruppo musicale significa dar vita a un microcosmo sicuro in cui sentirsi uguali con altri pari, un cantuccio in cui dar sfogo alle frustrazioni accumulate nei giorni che separano una prova e dall’altra convertendole in qualcosa di bello: musica.

In Questa è la stanza, quinto volume della collana da edicola che propone l’opera omnia di Gipi allegata a La Repubblica e L’Espresso, il fumettista pisano esplora il complesso universo della gioventù che vive quelle melodie (tendenzialmente non proprio pacate e tranquille, con buona pace dei vicini) come canale comunicativo tra l’individuo...