La terra dei figli, anteprima 01

Esiste un modo di dire che sintetizza in poche parole quello che per molti è il senso della vita: “Pianta un albero, fai un figlio, scrivi un libro“. Dietro a questi imperativi categorici c’è un intero mondo di usi e costumi antichi di secoli legati alla cultura della terra e al tramandare le proprie tradizioni alle prossime generazioni, siano esse sangue del proprio sangue oppure no.

A dar manforte a questa idea c’è l’antico chiodo fisso dell’uomo legato al dare un senso al proprio passaggio sulla Terra: essere ricordato dalle generazioni future; ma cosa resta da ricordare quando non esiste più nulla di ciò che era prima? Cosa si può lasciare in eredità alle nuove generazioni, dopo la fine del mondo? Ciò che si calpesta sotto i piedi, il luogo da cui tutti proveniamo e a cui tutti, prima o poi, faremo ritorno.

Ne La terra dei figli, volume che apre la collana dedicata all’opera omnia di Gipi proposta da La Repubblica e L’Espresso