Nel suo saggio sul Fumetto, Scott McCloud definisce così la Nona Arte: “Immagini e altre figure giustapposte in una deliberata sequenza, con lo scopo di comunicare informazioni e/o produrre una reazione estetica nel lettore”. Per chi scrive, il Fumetto è soprattutto intrattenimento ed evasione, e, in tal senso, la miniserie in tre parti Monkeyman and O’Brien è uno degli esempi più fulgidi di quanto un albo a fumetti possa regalare al lettore una via d’uscita dal quotidiano. Torniamo agli inizi degli anni ’90, quando il già affermato artista Arthur Adams (Longshot) decise di scrivere una storia che ha per protagonisti una giovane ereditiera e un gorilla super intelligente.
Dopo la misteriosa scomparsa dal padre, il professor William S. O’Brien, Ann Darrow ha ereditato il suo impero economico. Nonostante l’ottima gestione, la sorella Oniko è tornata per reclamare il controllo dell’azienda, e lo scontro tra le due ha messo accidentalmente in azione uno strambo macchinar...
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