Non stancarti di andare, pagina 5

Se Non stancarti di andare fosse uscito prima del 2010, probabilmente chi vi scrive ci avrebbe scritto sopra la tesi. Non che Benito Jacovitti, uno dei giganti della Nona Arte di tutti i tempi e di tutte le latitudini, non andasse bene ai tempi della laurea o non ci soddisfi più. Semplicemente, l’ultima opera di Teresa Radice e Stefano Turconi è troppo affascinante come materia di studio e come esempio di quel che il Fumetto può realizzare, in quali forme e in quali modi, per sfuggire a quel che, all’epoca, era la sensibilità analitica del redattore sottoscritto. Non solo per il suo merito artistico e per il suo valore in quanto prova narrativa, che è innegabile e siamo certi che sarà riconosciuto dal pubblico. Il fatto è che Non stancarti di andare è uno dei fumetti meno fumettistici che possa passarvi per le mani e assieme un manifesto delle potenzialità del linguaggio.

Della storia potremmo parlare a lungo, perché è lunga e stratificata. Ma, come tutte quelle buone per ...