Ma non abbiamo più contatti, soltanto like a un altro post.

Ma tu mi manchi, mi manchi, mi manchi in carne e ossa.

 

#Like4Like: #Processo, copertina B di PrenzyBanalmente, il testo di uno dei tormentoni della scorsa estate è l’ennesimo sintomo di come l’avvento dei social network abbia radicalmente stravolto il nostro quotidiano. All’interno di queste enormi piazze virtuali in cui condividiamo riflessioni, canzoni e fotografie, ognuno di noi diventa protagonista di una farsa volta all’autocompiacimento, una forma di narcisismo che spinge a mettersi in mostra per ricevere dei like, il nuovo metro di giudizio.

Nell’era del posto ergo sum, il Grande Like è la divinità suprema di un sistema in cui le persone sono legate in maniera indissolubile ai “mi piace”: i like “costano” ben ventiquattro ore, un giorno della nostra vita donato alla foto o al commento di uno dei nostri contatti. Non solo: con i like si possono fare acquisti e investire risorse per ampliare la propria attività di raccolta cons...