Ci sono dei momenti, durante la lettura di Superman: Alieno Americano, in cui si rimane onestamente stupefatti, perché spiccano in maniera evidente nella storia scritta da Max Landis. Il figlio del leggendario regista John, l’uomo dai capelli più colorati del cosmo geek americano, è stato capace di cogliere il personaggio e l’archetipo di Superman meglio della maggior parte degli autori che ci è capitato di leggere. La sua visione del supereroe per eccellenza è quella di un autore capace di ridurre decenni di eventi sovrapposti al loro nucleo di base, per poi ricostruire con una libertà assoluta. E affascinante, per fortuna.

Il racconto è quello di un giovane Clark Kent, in momenti diversi della sua crescita e della sua scoperta di cosa voglia dire essere un alieno, avere i poteri di Superman e vivere in Kansas o a Metropolis. Si va in ordine cronologico, ma si salta da un’età all’altra, dall’infanzia all’adolescenza, dalle porte dell’età adult...