In questo momento, sugli scaffali delle nostre librerie, c’è un volume decisamente corposo, che ricorda un certo cinema dolente, rispettoso della nostra storia, che ha voglia di raccontare un’epoca che non c’è più e di farlo tramite il racconto di vicende personali di grande impatto emotivo. Il volume in questione è Maledetta Balena, di Walter Chendi. Si tratta di una lettura classicissima, dedicata a chi ama il fumetto italiano d’autore, perché racconta una storia che, per materia e strategia narrativa, non strizza l’occhio a nessuno, in qualche modo rifugge dal fumetto moderno e non fa altro che raccontare, piana e solida. Cosa ormai rara, in un’epoca in cui narrazione significa, quasi sempre, anche appello al lettore e atteggiamento postmoderno nei confronti del mezzo.

Giovanni è un ex soldato, più precisamente un vecchio marinaio, malato e stanco, evidentemente in fin di vita. Una vita la cui fine è quasi auspicabile, dato che si è ridotta a lung...