In occasione dell’uscita di Un lavoro vero, il secondo libro della nuova collana Le città viste dall’alto, abbiamo deciso di  fare una breve chiacchierata con Caterina Marietti e Leonardo Favia, rispettivamente CEO ed Executive Editor di BAO Publishing, oltre che responsabili della nuova linea di romanzi grafici prodotti dall’editore milanese.

 

Buongiorno Caterina e Leonardo. Benvenuti su BadComcis e grazie per la vostra disponibilità. Le città viste dall’alto viene presentata come una collana di racconti caratterizzati da un legame speciale con una città, o con un luogo dell’immaginazione. Vi andrebbe di spiegare ai nostri lettori questa scelta di tema?
Quando è nata l’idea della collana, l’unico punto fermo che avevamo era, scusate il gioco di parole, Fermo. Eravamo alla ricerca un tema ampio ed evocativo, che fosse declinabile sugli stili dei tanti autori che avevamo in mente senza doverli limitare nel loro lavoro. Un giorno, ascoltando i Massimo Volume, abbiamo capito che “le città” era il tema perfetto, non importa che si trattasse di quella natale, di quella in cui si vorrebbe andare a vivere o di quella in cui ci si trova costretti a vivere; la città è il luogo perfetto in cui possono coesistere autore, lettore e personaggi allo stesso tempo.

Bao Publishing, dal giorno della sua nascita, ha differenziato molto la sua linea di prodotto, arrivando a frequentare spesso il romanzo grafico, in molti casi il tranche de vie. In cosa questa nuova collana si differenzia dal resto della vostra produzione?
Vista la mole di grandi autori stranieri che abbiamo pubblicato nei nostri primi anni di vita e l’esterofilia che caratterizza molti lettori, volevamo un’ambiente riconoscibile e “sicuro” sia per il lettore che per le librerie per proporre dei romanzi grafici italiani. È il nostro modo per mettere una mano sulla spalla al lettore e dire: “Visto che ti è piaciuto Fermo, leggi Un Lavoro Vero. Fidati. Ti piacerà”. La collana fa parte di quella che consideriamo la fase 2 di BAO in cui sentiamo di avere più libertà di proporre autori e opere che il pubblico non si aspetta.

Di Un lavoro vero, il vostro libro in uscita, abbiamo già parlato nell’intervista con Alberto Madrigal. Raccontateci invece qualcosa di Fermo, il libro di Sualzo che ha innaugurato la collana, e di Ogni piccolo pezzo di Stefano Simeone, previsto per la prossima Lucca Comics
Fermo era in cantiere molto prima che nascesse la collana. Con Antonio c’era già un bellissimo rapporto di amicizia e di stima, non appena ci ha parlato per la prima volta di Fermo abbiamo capito di volerlo pubblicare con tutto il cuore. è stato bellissimo
Di Stefano avevamo adorato Semplice, è secondo noi uno dei migliori esordi dello scorso anno. Gliel’abbiamo detto, ci siamo piaciuti ed è nato Ogni piccolo pezzo. La grande differenza rispetto a Fermo è che del libro di Stefano abbiamo visto tanti cambiamenti, se pubblicassimo la prima sinossi che abbiamo ricevuto lo si potrebbe scambiare per un altro libro! I personaggi, nel corso di queste stesure, sono cambiati tanto che è difficile da descrivere. Ed è stato bello perché ci ha confermato la sua capacità nell’intrecciare tante storie diverse!

Un lavoro vero vi è arrivato tra le proposal, nella casella di posta della redazione, e oggi è in libreria. Qual è il vostro rapporto con gli esordienti? Siete sempre alla ricerca del prossima autore Bao? Come saprete, i lettori sono affamati di scoop, e i giornalisti pure. Vi andrebbe di anticiparci qualcosa sulle pubblicazioni future?
Leggiamo tutte le proposte che ci vengono mandate via mail e consegnate alle fiere, siamo sempre attentissimi e cerchiamo di rispondere a tutti. Abbiamo anche cercato di guidarli un po’ scrivendo un mini riassunto di quello che ci aspettiamo di ricevere. Credo che Alberto sia il miglior esempio di come, se riceviamo qualcosa che ci fa alzare le antenne, siamo felicissimi di pubblicarlo. Poi abbiamo anche una cartellina segretissima tra i preferiti del nostro computer in cui archiviamo i blog di artisti con i quali ci piacerebbe lavorare e devo dire che pian piano la lista si sta assottigliando!
Posso intanto anticipare due nomi che siamo felicissimi di avere in catalogo per l’anno prossimo: Nicolò Pellizzon e Sergio Gerasi. Nicolò sta facendo un libro bellissimo dal titolo Gli amari consigli e ogni volta che riceviamo le sue tavole ne rimaniamo davvero incantati. Sergio sta lavorando a quello che è un vero inno all’amore per Milano, con dei disegni in mezza tinta che lasceranno senza parole.

Una piccola curiosità. Il nome della collana deriva da Vedute dallo spazio, una canzone della band rock bolognese Massimo Volume. Come spesso accade in questo ambiente, immaginiamo che la musica sia una confortante compagna di viaggio nel vostro lavoro. Che musica vi sentireste di consigliare, durante la lettura dei primi tre libri de Le città viste dall’alto?
Visto che sarei capace di cambiare idea ogni cinque minuti e trovarmi costretta a rispedirvi mille volte quest’intervista, taglio la testa al toro e dico il nuovo Massimo Volume dal titolo Aspettando i barbari perché è semplicemente splendido.