Sebbene la fondazione della nazione di Krakoa abbia riunito la stragrande maggioranza degli eroi e dei criminali mutanti sotto un unico tetto, qualche nome importante manca ancora all’appello. Uno di questi è Fantomex, personaggio controverso e imprevedibile di cui abbiamo perso le tracce dopo che aveva ceduto il suo corpo a Charles Xavier per permettergli di fare ritorno dalla morte.

L’essenza di Jean-Philippe Charles, alias Arma XIII o Charlie Cluster-7, è rimasta a fluttuare priva di un’incarnazione fin da allora, ma questo non è stato d’ostacolo a Jonathan Hickman e Rod Reis, che hanno anzi visto in questo status l’occasione perfetta per raccontare la prosecuzione della sua storia nello speciale Giant-Size X-Men: Fantomex, uscito ieri negli Stati Uniti, e per ricongiungere l’avventuriero all’ambientazione artificiale del Mondo, a lui strettamente legata.

Rod Reis ci racconta la sua esperienza nel mondo mutante al fianco di Hickman:

 

Giant-Size X-Men: Fantomex, copertina di Rod Reis

Reis – Essenzialmente, in questa storia Fantomex cerca di entrare nel Mondo, e al fine di riuscirci avrà bisogno di un aiuto inaspettato da parte di alcuni personaggi conosciuti (e altri nuovi). È una storia pressoché autoconclusiva che ci mostra il viaggio personale di Fantomex attraverso varie epoche. Giunti all’ultima pagina, tuttavia, lo vedremo reintrodotto in questo nuovo mondo mutante.

Ho cercato di evocare vari aspetti diversi del Mondo, tenendo presente cosa avevano fatto gli altri artisti nel corso degli anni e tentando di mostrare come si è evoluto, diventando sempre più assurdo. Il livello di libertà che ho avuto durante la produzione è stato notevole, è stato molto divertente inventarsi modi sempre nuovi e originali di disegnare elementi e personaggi folli e psichedelici. È stato uno spasso illustrare quest’albo!

Lavorare con Jonathan Hickman è stato fantastico! Ci siamo divertiti molto a realizzare New Mutants. È un collaboratore staordinario, entrambi vogliamo spingerci oltre i limiti come narratori e le sue idee si adattano a meraviglia al mio metodo d’approccio al fumetto. È stata un’esperienza grandiosa, sono molto grato alla Marvel, a Jonathan Hickman e a tutto l’ufficio degli X-Men per il sostegno e la libertà che mi hanno concesso in questo progetto. Rimarrò a Krakoa ancora per un po’, e potete aspettarvi di vedermi lavorare ancora sugli X-Men in futuro.

La cosa più importante per me è divertirmi sulla serie a cui sto lavorando e in questo caso, con una storia così folle, è stato facile lasciarsi coinvolgere e creare degli scenari visivi interessanti. Inoltre, ho voluto essere sicuro di soddisfare le aspettative di Jonathan e di tradurre le sue parole in un fumetto divertente. Sarà un viaggio folle e psichedelico vedere Fantomex tentare di fare irruzione nel Mondo.

 

 

 

Fonte: Newsarama