È un periodo d’oro per Thanos.
L’oscuro despota perdutamente innamorato della Morte, creato nel 1973 da Jim Starlin sulle pagine di The Invincible Iron Man, non sarà solo uno dei principali protagonisti della Fase Due dell’universo cinematografico Marvel, ma pare destinato a giocare un ruolo di primo piano anche nella maxi-saga Infinity, appena partita in America.

A parlare di lui è Jason Aaron, autore, assieme all’artista lucchese Simone Bianchi, di Thanos Rising, la miniserie appena conclusasi in patria nella quale vengono narrate le origini del folle titano.

“Quando ho cominciato a lavorare sulla miniserie, avevo appena finito di leggere My Friend Dahmer, di Derf (n.d.r. pseudonimo dell’artista underground americano John Backderf), una fantastica storia sulle origini di un serial killer. Mi piace il mondo in cui è stata inframmezzata con informazioni sull’infanzia del protagonista, sugli anni della scuola. Nessuno nasce malvagio. Certo, puoi avere uno squilibrio chimico o altre cose che non vanno nel cervello, ma spesso i veri mostri nascono da una serie di circostanze, lungo la crescita. È questo che ho voluto raccontare con Thanos Rising.”

L’autore di Scalped e Wolverine rivela poi che la sua miniserie, raccontata su diversi piani temporali, è destinata a traghettare Thanos sulle pagine della maxi-saga Infinity.

“In questi giorni Thanos è legato alla saga Infinity in modo enorme, se ne parlerà su un gran numero di uscite e un paio di passaggi, alla fine della mia miniserie, lo immergono direttamente negli eventi della saga scritta da Jonathan Hickman. Thanos giocherà un ruolo fondamentale nell’universo Marvel per molto tempo. Non vedo l’ora di poter scrivere nuovamente una storia con lui come protagonista. Magari, un giorno o l’altro, potreste ritrovarlo pure sulle pagine di Thor: God of Thunder!.”

Nell’attesa di poter leggere Thanos Rising anche in Italia, nella gallery qui sotto potete già gustarvi alcune delle tavole disegnate da un Simone Bianchi in forma smagliante.

 

 

Fonte: Newsarama