Esce a gennaio in Italia, in versione tascabile su Marvel Integrale, una delle più straordinarie storie di sempre della Casa delle Idee. Stiamo parlando di L’ultima caccia di Kraven, ciclo di storie dedicato a Spider-Man entrato di diritto nella storia del Fumetto, grazie al lavoro spettacolare dello sceneggiatore J.M. DeMatteis e alle potenti matite di Mike Zeck.

 

 

Ecco perché le riflessioni dell’autore, DeMatteis appunto, affidate alla sua pagina di Twitter a oltre trent’anni dalla pubblicazione originale delle storie.

 

DeMatteis – Rimango sempre sorpreso del fatto che, dopo oltre trent’anni, la gente continui a leggere, discutere e analizzare L’ultima caccia di Kraven. Credetemi: quando davamo vita a quel racconto, nessuno di noi aveva neanche la più pallida idea del fatto che sarebbe stata ricordata dalla gente, figuriamoci considerata un grande classico, tre decadi dopo.

Il motivo per cui certe storie riescano ad echeggiare senza sosta nel corso degli anni, mentre altre evaporano dopo un solo mese dalla pubblicazione, rimane un mistero che devo ancora svelare. Ma sono profondamente grato per la lunga vita di cui L’ultima caccia di Kraven ha goduto fino a oggi.

 

Come sappiamo, nonostante il tragico finale che veder il Cacciatore suicidarsi dopo aver finalmente dimostrato la propria superiorità, dal suo punto di vista, su Spider-Man, e nonostante il personaggio sia rimasto nell’aldilà più a lungo di molti altri, Kraven ha finito per tornare in vita nelle trame della serie dedicata al Tessiragnatele. J.M. DeMatteis non è scandalizzato e ha commentato così.

 

DeMatteis – Sono comics. Tutti resuscitano.

 

 

Fonte: CBR