Nella sua ultima missione prima della pensione forzata a causa di problemi cardiaci, l’agente di polizia John Hartigan deve salvare la piccola Nancy Callahan, ragazzina di 11 anni rapida da un pedofilo che ha già violentato e ucciso un centinaio di vittime. Il problema è che il colpevole è Roark Junior, figlio di uno dei più potenti e corrotti ufficiali di Sin City, a cui tutti portano rispetto; Hartigan non si fa fermare dalla paura e spara all’orecchio, alla mano e ai genitali dell’uomo, così da salvare la giovane Nancy; il partner corrotto del poliziotto però teme ritorsioni da parte del Senatore Roark e per questo colpisce con diversi colpi di pistola il collega.
Sopravvissuto, Hartigan viene ricattato dal senatore Roark che lo obbliga ad assumersi la colpa di tutti gli stupri e gli omicidi commessi dal figlio, avvisandolo che se avrebbe osato dire la verità a qualcuno, questo sarebbe stato ucciso. John passa così nove anni in prigione, con l’unico sollievo delle lettere che Nancy gli scriveva ogni settimana, prestando attenzione a non dare alcun indizio che potesse tradire la sua identità o la sua ubicazione. Quando un misterioso individuo dalla pelle gialla porta ad Hartigan quello che sembra essere un dito mozzato di Nancy, l’uomo accetta di sottomettersi a Roark e confessa i crimini che non ha mai compiuto, in cambio della libertà. Ora può mettersi sulle tracce di quella che in tutti quegli anni ha imparato a considerare come una figlia adottiva, ma rimarrà sbalordito da come il tempo a cambiato le cose: Nancy infatti non è una secchiona occhialuta come si sarebbe aspettato Hartigan, ma la sensuale spogliarellista del Kadie’s Bar, ancora innamorata di lui dopo tutto questo tempo al punto da desiderarlo fisicamente, nonostante la differenza d’età.
Quel Bastardo GialloE con nessun dito mozzato: si trattava di una trappola per ritrovare Nancy che aveva ordito l’uomo dalla pelle gialla, Roark Jr. sopravvissuto grazie a pesanti impianti chirurgici. Il Bastardo riesce a colpire violentemente Hartigan e torturarlo, catturando Nancy; l’ex-poliziotto avvisa la ragazza di non urlare per nessun motivo al mondo, dopo aver capito che Roark Jr. è in realtà impotente fino a quando non sente le grida delle sue vittima. Nonostante gli attacchi di cuore, Hartigan riesce a liberarsi e a raggiungere la Fattoria Roark, dove salva la vita per la seconda volta a Nancy sbarazzandosi definitivamente del Bastardo. Dopo aver ucciso il figlio, Hartigan sa benissimo che il senatore Roark sarebbe disposto a tutto pur di vendicarne la morte, usando Nancy come capro espiatorio per farlo soffrire… ma John decide di evitare ogni tipo di dolore alla ragazza, mettendo fine a questa spirale di violenza, sparandosi un colpo alla testa.

Frank Miller scrive questa storyline mosso dalla delusione nata durante la visione di Scommessa con la Morte, quinto e ultimo film della saga dell’Ispettore Callaghan; forse proprio a queste origini possiamo trovare un riferimento nel cognome di Nancy. Quel Bastardo Giallo è ambientato prima di tutte le altre storie di Sin City e questo ci permette di aprire una divertente finestra sulle altre vicende raccontate finora, in particolare sul passato di Dwight: avendolo visto sempre come un uomo risoluto e virile, fa sorridere vederlo abbattuto dopo che Ava l’ha lasciato, mentre la cameriera Shellie lo invita nel suo appartamento per consolarlo…
Per la prima volta Miller infrange la regola del bianco e nero in Sin City per evidenziare la carnagione di Roark Jr., un giallo che spicca e che darà il via a una serie di accenti cromatici presenti nei prossimi volumi e soprattutto negli adattamenti cinematografici. Tra i personaggi più memorabili, oltre ai protagonisti della vicenda, vanno di certo citati anche Palla di Lardo e Bamboccetto, due delinquenti su commissione che si distinguono per la loro parlata forbita, talmente simpatici da essere ripescati in futuro per altre brevi apparizioni.