Negli ultimi anni è divenuta un tormentone l’affermazione “I Simpson lo avevano predetto!“, rispolverata ogni qual volta nel mondo reale avviene qualcosa che si è già visto in uno dei centinaia di episodi dedicati ai personaggi di Matt Groening. Questa volta, un destino simile è capitato agli irriducibili Galli, dato che qualche anno fa Asterix affrontò… Coronavirus!

Non stiamo parlando del temibile Covid-19, ma di un avversario omonimo: in Asterix e la corsa d’Italia (Panini Comics), infatti, i protagonisti partecipano a una gara di velocità a bordo di una biga lungo tutto il territorio nostrano, e l’avversario più agguerrito si chiama proprio Coronavirus.

Si tratta di un auriga romano acclamato dalle folle che finisce per ritirarsi dalla competizione quando scopre il suo co-pilota intento a barare per vincere la gara.

 

Coronavirus

 

Ovviamente, Didier Conrad e Jean Yves-Ferri non hanno poteri divinatori: il Coronavirus è una famiglia di virus a cui appartiene anche la SARS che ha colpito il mondo con l’epidemia del 2002. La scelta del nome non è dunque stata guidata dalla preveggenza ma si può osservare un criterio “medico” nell’onomastica di alcuni personaggi: Coronavirus è il nome d’arte del romano Testus Terone, che è stato reclutato dal senatore Lactus Bifidus, assieme al suo collega Bacillus!

Inoltre, il nome in latino nasconde un significato che può far intuire la motivazione per cui è stato scelto: “corona”, in riferimento all’alloro, simbolo di vittoria, e “virus”, ossia qualcosa di velenoso. È un appellativo ideale per incutere timore e fare sembrare l’avversario una pericolosa minaccia… mentre in seguito – almeno nel caso dei fortunati galli – si rivelerà onesto e corretto.

 

Coronavirus

 

 

Fonte: CBR