Al New York Comic Con 2016, la DC Comics ha presentato un panel dedicato al personaggio di Wonder Woman, che quest’anno compie settantacinque anni di vita editoriale.

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Presenti sul palco Greg Rucka (sceneggiatore di Wonder Woman), Marc Andreyko e Cat Staggs (team creativo di Wonder Woman ’77), Jill Thompson (autrice di Wonder Woman: The True Amazon), Shea Fontana (sceneggiatrice di DC Super Hero Girls), Yanick Paquette (disegnatore di Wonder Woman: Earth One) e Jose Luis Garcia-Lopez, leggendario artista che ha legato fortemente il suo nome a quello di Diana.

Andreyko ha preso la parola per primo per parlare del suo incontro con Lynda Carter, la Wonder Woman della popolare serie TV degli anni Settanta, e della miniserie team-up Batman ’66 meets Wonder Woman ’77:

 

Andreyko – È stato un grande privilegio, lei è andata ben oltre ogni mia aspettativa. Ad oggi, Lynda prende molto seriamente il fatto di essere un modello positivo per le donne, per chiunque.

[Batman ’66 meets Wonder Woman ’77] è una miniserie di sei numeri, con i primi due che si svolgono nel 1944, mostrandoci un Bruce Wayne dodicenne, mentre il terzo e quarto sono ambientati nel 1966 e i restanti nel 1977. Introdurremo un cattivo che non è mai stato utilizzato nelle due serie TV, ma che è molto famoso nei fumetti.

 

Il microfono è passato poi a Rucka:

 

Rucka – Non ho mai lasciato il personaggio, semplicemente avevo smesso di lavorare per questa azienda. Nella cultura pop tutti la conoscono, ma nessuno sa davvero chi sia. Tutti riconoscono la sua iconografia, ma nessuno comprende appieno la pura gloria del personaggio. Oggi potrebbe finalmente avere ciò che le spetta da tutti noi che la adoriamo e ammiriamo da così tanto tempo. Forse, alla fine ci siamo arrivati.

 

Fontana e Thompson hanno poi parlato dei loro progetti, DC Super Hero Girls e Wonder Woman: The True Amazon:

 

Fontana – Sto cercando di dar vita alla serie a fumetti che avrei voluto leggere quando ero ragazza.

Thompson – Penso di aver aggiunto a questo personaggio una dimensione della quale io ho sempre avvertito la necessità, mentre crescevo e guardavo a Wonder Woman. Non penso che esistano parole sufficienti a descrivere davvero come sia lavorare sulla supereroina più iconica mai creata, a parte che spero di averne accresciuto lo spessore almeno un po’.

 

Infine, Paquette ha dichiarato di star lavorando al secondo volume di Wonder Woman: Earth One, del quale Grant Morrison sta mandando a poco a poco le pagine della sceneggiatura.

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Fonte: CBR