A pochi giorni dalla premiazione in Corea del Sud di Kohei Horikoshi quale miglior fumettista del 2018, grazie all’inarrestabile successo di My Hero Academia, in un’altra nazione dell’Asia orientale, il sensei vede il suo manga cadere sotto i colpi della censura.

È accaduto in Indonesia, il più grande paese musulmano al mondo. È giusto sottolineare che questa forma di oscurantismo intransigente, ipocrita e ottuso non dipende dalla religione o dalla forma di governo di un popolo, visto che viene da sempre esercitata anche nei democratici e multietnici stati occidentali, fumetti inclusi. Recentemente, per esempio, una petizione online ha costretto la DC Comics ad autocensurarsi, cancellando la miniserie Second Coming, scritta da Mark Russell e disegnata da Richard Pace, che avrebbe visto Gesù di Nazareth nei panni di un super eroe.

Ma torniamo allo shonen di Horikoshi, edito in patria da Shueisha e in Italia da Star Comics, e a quanto è successo a una dei suoi giovani protagonisti: Momo Yaoyorozu. La bella e formosa ragazza appare sulla copertina dell’ottavo volume di pubblicazione indonesiana con un costume diverso dal solito, soprattutto per l’assenza della vistosa scollatura che lo contraddistingue.

Lo abbiamo appreso grazie a un fan locale che ha postato l’immagine incriminata su Reddit, specificando che le modifiche sembrano interessare solo la cover e non i contenuti dell’albo. Come farà la povera Momo a utilizzare il suo quirk (super potere) in grado di generare qualsiasi materiale o oggetto inanimato grazie alla sua pelle nuda?

 

 

Momo’s clothes are censored in the cover of the Indonesian release from r/BokuNoHeroAcademia

 

 

Fonte: ComicBook