Il recente “Big Bang” che ha ridefinito le testate degli X-Men con House of X, Powers of X e Dawn of X vede in Jonathan Hickman il suo timoniere, ma un altro nume tutelare è certamente Tom Muller: sua è la mano che ha creato tutto quel che riguarda le nuove serie a livello di design e grafica, dai titoli in copertina ai loghi, fino alle pagine di approfondimento che arricchiscono ogni albo.

Un’opera che potrebbe passare inosservata ma che è stata indispensabile per valorizzare a dovere il rilancio mutante, tanto da aver procurato a Muller un Brand Impact Award.

 

 

In una recente intervista, il designer ha rivelato ai lettori Marvel il suo approccio grafico al momento di ridefinire il sottobosco mutante assieme a Hickman:

 

Loghi di House of X e Powers of X di Tom Muller

Muller – Sono salito a bordo pochi mesi prima dell’annuncio di House of X/Powers of X al C2C2 dell’anno scorso per iniziare a sviluppare il nuovo marchio “X” principale, lavorando con Jonathan, e successivamente con Jordan White e Annalise Bissa dell’X-Office per sviluppare i tratti generali del design per il rilancio.

Mi è apparso subito chiaro che per sottolineare davvero che Dawn of X fosse un nuovo inizio per il franchise, il modo migliore per farlo era assicurarmi che tutti i loghi delle varie testate appartenessero alla stessa famiglia, affinché ogni X-serie fosse immediatamente riconoscibile nei negozi. Ho progettato il font tipografico “X Display” tenendo conto di questo, con l’intenzione di utilizzarlo come punto di partenza per progettare ogni testata e personalizzarlo per adattarlo a ogni serie, magari aggiungendo quei ritocchi individuali di cui ogni serie aveva bisogno. Tutto il design del font tipografico X Display si basa sul design del simbolo “X”. L’intero linguaggio di design del franchise incorpora gli elementi di quelle forme in ogni dettaglio, quindi questo nuovo “Design of X” è visibile ovunque.

House of X #1, copertina di Pepe Larraz

Mi piacciono i loghi di tutte le testate perché ognuno ha una peculiarità che non è presente negli altri. Nello specifico: il logo principale di X-Men funziona davvero bene come unità; sono molto soddisfatto di come abbiamo incluso la presenza di una “X” nel logo di New Mutants; la forma della spada nascosta nella testata di X of Swords; e sono davvero contento di come è nato il logo della testata di S.W.O.R.D., la nuova serie.

Era importante mantenere la coerenza del marchio all’interno del nuovo con quello classico che vede la “X” inscritta in un cerchio. Allo stesso tempo, bisognava evolvere il design in qualcosa di più moderno e orientato al futuro. Quando ho progettato il marchio ho usato come riferimento alcuni elementi: ll Gene-X, le stringhe del DNA mutante e l’idea di come X-Men e mutanti in generale si siano sempre opposti al pregiudizio. A prima vista, la “X” può sembrare la sezione di una stringa di DNA; ma le due metà possono anche essere viste come due parti che si uniscono; oppure come due parti che si incontrano e premono l’una contro l’altra. Non esiste un’interpretazione definita, spetta ai fan decidere!

X-Men #1, anteprima 03

Quanto alle pagine dei dati, ho lavorato a stretto contatto con Jonathan quando HoX/PoX era in fase di sviluppo, creando l’approccio al design, i layout delle pagine e definendo i caratteri tipografici che avremmo usato ovunque… tutto quello che Jonathan ha poi applicato alle pagine dei dati che trovate nei vari albi delle X-serie. Lui è famoso per il suo design e l’uso dei dati all’interno della sua narrazione, quindi è difficile stabilire con precisione dove si fermi il mio lavoro e inizi il suo. Mi limiterò a dire che tutti i fantastici diagrammi e le statistiche che vedete nelle pagine dei dati sono opera di Jonathan.

Credo che un buon design non debba fare affidamento su semplici espedienti e effetti visivi per avere un impatto. Un buon design dovrebbe sempre guardare al futuro ed essere innovativo, piuttosto che una riproposizione di stili già noti. Un buon design deve avere un suo impatto senza sopraffare l’arte e la storia, cercando anzi di integrarla e valorizzarla. Si tratta di gestire il contrasto e la tensione e di creare un equilibrio tra la qualità grafica di un logo e le illustrazioni.

 

 

 

Fonte: Marvel