Original Sin #0

Original Sin è alle porte: l’edizione italiana del grande evento Marvel che ha tenuto banco negli USA durante questa estate si appresta a tenerci compagnia sugli albi Marvel/Panini autunnali. Il crossover offrirà molteplici occasioni per scoprire numerosi segreti scabrosi e inquietanti riguardo agli eroi Marvel, ma nella sua essenza sarà anche un giallo in piena regola, con tanto di cadavere rinvenuto in circostanze misteriose e di una serrata caccia al colpevole fatta di indagini, ricerche e colpi di scena.

La vittima in questione è Uatu l’Osservatore, una figura che, è il caso di dirlo, ha accompagnato e guidato il Marvel Universe sin dalla sua nascita, sia in senso “interno” (Uatu osserva il sistema solare da milioni di anni prima della comparsa dell’uomo), sia in senso editoriale (fa il suo esordio nel numero #13 di Fantastic Four, datato aprile 1963, e da allora ha seguito e monitorato tutti i grandi eventi del cosmo Marvel).

La sua dipartita è un’ottima occasione per un piccolo approfondimento sulla storia del personaggio e sui temi caratterizzanti che lo hanno accompagnato nell’arco dei decenni.

 

Fantastic Four #13 (1966)

Fantastic Four #13 (1963)

Gli Esordi

L’Osservatore fa parte di una razza di esseri cosmici che porta lo stesso nome: ognuno di essi, antico quanto il creato stesso, svolge il compito di custode e guardiano del sistema stellare in cui risiede, facendo bene attenzione a non violare il dettame principale della razza, vale a dire il principio di non-interferenza: agli Osservatori è dato di osservare e conoscere tutto, ma mai di intervenire direttamente nelle vicende planetaria della loro “provincia”, pena gravissime ripercussioni nell’equilibrio cosmico.

Tuttavia, un po’ come avviene per la prima direttiva di Star Trek, le regole più ferree sono fatte per essere violate, almeno nel caso di Uatu, incaricato di vigilare sul nostro sistema solare. Avuta la fortuna (o la sfortuna) di osservare un sistema particolarmente movimentato e turbolento, Uatu si trova fin dalle sue prime apparizioni in conflitto con il suo sacro voto di interferenza. Le intemperanze dei supereroi terrestri non lo aiutano a mantenere tale  voto, e spesso e volentieri Uatu si ritrova ad aggrapparsi a qualche cavillo interpretativo pur di giustificare quelle che sono all’atto pratico degli interventi diretti, solitamente a salvaguardia del creato e della preservazione dello status quo.

Se inizialmente questo ruolo era mirato a sottolineare l’eccezionalità delle vicende in cui restavano coinvolti Reed, Sue e compagni (l’Osservatore era “di casa” soprattutto sulle pagine dei Fantastici Quattro, pur vantando una storia con tutti i pezzi grossi e i grandi eventi del Marvel Universe), a lungo andare le continue violazioni rischiavano di diventare una gag (qualcuno dovrebbe contare tutte le volte in cui Uatu pronunciò la frase “Ho giurato di non interferire mai nelle vicende dei terrestri, ma…”).

 

Aron, l'Osservatore ribelle

Aron, l’Osservatore ribelle

Sviluppi

Più convincente e intrigante è stata l’interpretazione della figura di Uatu che è stata data nelle fasi più tardive della sua carriera, vale a dire di un’anomalia nelle schiere degli Osservatori che, a furia di osservare da vicino le vicende dei terrestri e le loro passioni estreme, ha finito per identificarsi con loro e sviluppare a sua volta passioni e sentimenti personali, cosa che lo pone in rotta di collisione con la sua stessa razza e che lo porterà ad essere esiliato, destituito, punito e reintegrato in più occasioni.

La svolta di un Osservatore dotato di emozioni consente anche di coinvolgere il personaggio in mansioni che non si limitino semplicemente a… osservare, ma di costruirgli attorno un micro-mondo fatto di passioni, colpi di scena e tradimenti fin troppo umani.

È il caso di Aron, suo nipote dall’etica assai più elastica e dalle ambizioni assai più elevate, che approfitterà di uno dei momenti di crisi di Uatu presso i suoi simili per rilevarne il ruolo e le fattezze e spacciarsi per lui, e di Ikor, antichissimo padre di Uatu, e che in un remoto passato svolgeva un ruolo ben diverso, quello di prometeico latore di conoscenze alle razze inferiori. Sarà proprio la generosa ma cieca decisione di Ikor di donare a una razza, i Prosillican, una conoscenza per cui non erano pronti a scatenare la distruzione di quella razza e a indurre la cerchia degli Osservatori a formulare il loro eterno voto di non interferenza.

 

Original Sin #1

Original Sin #1

Dipartita

Ma questo è il passato: nel presente, il corpo dell’Osservatore giace senza vita sulla Zona Blu della luna, dove si trovava la sua ancestrale dimora. Peggio ancora, come in una tragedia greca, i suoi occhi sono stati strappati via: questo non è solo un macabro particolare, ma un pericolo su scala universale, perché gli occhi dell’Osservatore hanno visto molte cose che, come la storia di Ikor insegna, non dovrebbero essere divulgate ai mortali di conoscenze limitate. Quindi non si tratta solo di fare giustizia catturando un “assassino cosmico” che vaga indisturbato per la galassia, ma anche di fermare il detentore di tali conoscenze proibite prima che possa scatenare eventi al di là della sua comprensione e del suo controllo. È dal ritrovamento del cadavere di Uatu da parte di Thor, il dio del tuono, che prendono il via le vicende di Original Sin.

 

Momenti di Gloria

Non potrebbe mancare in questo piccolo excursus una lista, puramente simbolica, dei momenti più celebri che hanno visto l’Osservatore come protagonista o quanto meno come figura essenziale:

Uatu

  • Fantastic Four #13: La sua prima apparizione resta a tutt’oggi una delle più celebri. Nel corso di uno scontro tra i FQ e il Fantasma Rosso, dilagato sulla luna, Reed e compagni si avventurano nella dimora dell’Osservatore e fanno conoscenza sia con Uatu che con le molte meraviglie che egli custodisce all’interno del suo osservatorio.

  • La Venuta di Galactus: Assieme a un altro mito cosmico della Marvel, le pagine di questa grande avventura Marvel ci mostrano anche un momento cruciale nella storia di Uatu, vale a dire una delle sue ripetute “quasi-violazioni” al codice di non interferenza. Onde impedire che Galactus distrugga la Terra, Uatu “indirizzerà” i Fantastici Quattro verso il recupero dell’arma in grado di fermarlo, il Nullificatore Universale.

  • What if…?: Nella collana dedicata agli universi paralleli della Marvel, Uatu svolge l’insolito ruolo di “presentatore”, colui che introduce le storie e guida il lettore alla scoperta delle molte versioni alternative del Marvel Universe. Anche se si tratta principalmente di un espediente narrativo, il tema verrà ripreso anche nelle storie più serie, in quanto le mansioni di Osservatore di Uatu prevedono effettivamente che vegli anche sulle realtà alternative del sistema a lui assegnato.

  • 1602: Uatu svolge un ruolo limitato ma essenziale anche nella saga elisabettiana realizzata da Neil Gaiman per la Marvel: dovendo violare il suo voto di interferenza per porre rimedio a un’anomalia temporale verificatasi con il ritorno di Capitan America nel diciassettesimo secolo, Uatu muove le fila degli eroi Marvel in versione tardo-rinascimentale per mettere le cose a posto e ottiene dai suoi simili il permesso di “conservare” l’universo del 1602 in una sacca dimensionale separata. L’anomalia temporale in questione fa sì che questa sia considerata la prima violazione di Uatu, temporalmente parlando.