Da settembre, Rainbow Rowell e Kris Anka avranno il compito non semplice di scrivere le nuove avventure dei Runaways.

 

 

I giovani rampolli di supercriminali, creati da Brian K. Vaughan e Adrian Alphona, sono cresciuti e le loro nuove gesta stanno per debuttare oltreoceano. Sceneggiatrice e disegnatore hanno rilasciato alcune dichiarazioni a Marvel.com.

 

Runaways #1, copertina di Kris AnkaRowell – Ho letto Runaways quando uscì. Credo di averlo iniziato perché ho sempre amato le squadre composte da adolescenti, da New Mutants a Generation X. Ma poi è diventato il mio fumetto preferito e mi ha fatto conoscere Brian K. Vaughan, che oggi è uno dei miei scrittori preferiti, di ogni genere.

Aveva un’atmosfera diversa da ogni altra storia, all’epoca. Era del tutto votato ai personaggi, che si comportavano come veri adolescenti ed erano così divertenti ed emozionanti! E facevano un sacco di errori. Ora che sono diventata sceneggiatrice e che ho creato squadre giovanili tutte mie, mi rendo conto di quanto sia difficile gestire un gruppo di personaggi così eterogenei.

Anka – Il primo numero di Runaways uscì che avevo appena iniziato le superiori. Nato e cresciuto a Los Angeles, non avevo mai visto un fumetto così in linea con me e i miei amici. Mi ricordo di averlo passato a un sacco di miei compagni. Mi sono reso conto, mentre leggevo il soggetto del primo numero della nuova serie, di aver passato ventotto anni della mia vita a prepararmi a questo fumetto.

Runaways Nico MinoruMentre rileggevo i primi numeri per prepararmi al lavoro, mi sono reso conto di conoscere questi personaggi come se fossero persone vere. Ognuno di loro è lo specchio di un mio amico reale, qualcuno con cui sono cresciuto. Letteralmente, sono andato a scuola con una ragazza bionda, figlia di un noto attore. Conosco da sempre Karolina, Gert e Nico. Si potrebbe quasi dire che non ci sono personaggi dell’Universo Marvel che capisco bene quanto loro.

Rowell – Nella storia ci saranno grandi difficoltà e tribolazioni. La serie coglie i personaggi al punto più basso della loro fortuna. Metà di loro sono morti, sono divisi e colpiti, quelli che sono rimasti non pensano più agli altri come a un gruppo. Non hanno scelto di stare assieme. Erano solo ragazzini uniti dalla crisi. Questo arco narrativo racconta come e perché la banda si rimette assieme. Anche se non si definirebbero una banda.

Nico non ne poteva più di Chase. Hanno passato un sacco di tempo assieme da quando la prima serie è finita. Sono andati all’inferno e ritorno assieme. E lui era sempre una spina nel fianco per lei, non lo sopportava più. Chase ora si presenta nel salotto di lei a chiedere aiuto per sistemare uno dei suoi tanti casini. E Nico non vuole farsi trascinare sul fondo.

Runaways ChaseQuei quattro ragazzi hanno passato assieme una tale tragedia, così particolare che ci sono cose non dette tra loro troppo profonde perché qualcun altro le capisca. Hanno tradito i loro genitori, hanno salvato il mondo, hanno reso se stessi degli orfani. Credo che, anche solo per questo, saranno sempre una famiglia gli uni per gli altri. Saranno sempre i Runaways.

Io sono una malata di continuity, quindi ho riletto tutta quanta la serie originale e poi ogni apparizione dei personaggi in altre serie da allora. Quindi, di nuovo la serie originale. Non ho bisogno di andare in cerca di un’atmosfera per la storia, perché ce l’ho già. Ma la parte entusiasmante del progetto, per me, era portare avanti le vite di personaggi così veri e realistici, per farli diventare quel che sono destinati ad essere. Portarli nuovamente alla vita.

Anka – Lavorare con un gruppo come questo, in cui i ragazzi non hanno veri costumi fissi, è più faticoso. Ma la vera sfida di questo nuovo Runways è distillare l’essenza di ognuno di loro e trovare il suo stile personale nella moderna Los Angeles, una città in cui nessuna moda sopravvive a lungo. Ho passato un sacco di settimane costruendo delle sezioni di Pinterest per studiare lo stile di ognuno dei personaggi, in maniera da avere a disposizione una serie di outfit per ognuno. Quel che vediamo sulla copertina non è altro che un primo sguardo, ma non è assolutamente l’unico look che mostreranno.

 

I due si sono quindi scambiati i complimenti di rito. Anka ha sottolineato l’approccio della Rowell, che viene dalla prosa, come terribilmente originale e fresco, stimolante per il suo lavoro di artista e contemporaneamente molto chiaro e preciso nello scandire la narrazione. La Rowell ha colto perfettamente i personaggi e si è lasciata guidare da questo.

La sceneggiatrice ha detto di non esagerare nel definire un piacere enorme lavorare con Kris Anka, che è stato in grado di portare alla luce ogni sua speranza per la serie. Se Alphona ha posto l’asticella molto in alto per quanto riguarda la qualità visiva delle avventure dei Runaways, Anka l’ha raggiunta grazie alla sua profonda comprensione dei personaggi.

 

 

Fonte: Marvel