Dopo Kingpin e Bullseye (per non parlare del Dottor Destino, ma il suo è un caso “speciale”), un altro grande cattivo dell’Universo Marvel conquista una serie personale. Stavolta si parla nientemeno di Thanos, che sarà protagonista di una collana realizzata dal team creativo formato da Jeff Lemire e Mike Deodato Jr.

 

 

Come si affronta l’impresa di narrare una storia dal punto di vista di una delle entità più potenti e malvagie del cosmo? Lemire ci offre un anticipo di cosa ci aspetta dalle pagine di Comic Book Resources.

 

Thanos #1, copertina di Jeff DekalQuando Axel Alonso mi ha chiamato pere offrirmi questa serie, inizialmente non ero troppo interessato. È stato soltanto dopo una conversazione approfondita con lui, quando mi ha spiegato che approccio voleva usare con il personaggio, che ho iniziato a intuire il vero potenziale. Dopo cinque o sei anni passati a lavorare sui supereroi di casa Marvel o DC, l’idea di fare una serie su un supercattivo mi ha condotto a tutta una serie di possibilità e di dinamiche diverse come scrittore. È impegnativo, ma anche molto divertente.

La figura di Thanos continua ad acquisire sempre maggiore importanza presso il pubblico a causa del suo coinvolgimento nell’Universo Cinematografico Marvel. È una serie che può avere un grande potenziale di pubblico e risultare molto interessante. Il personaggio in sé è quasi una divinità, cosa che per me può essere molto noiosa o molto affascinante. Quando detieni quel tipo di potere, cosa ti spinge ad agire? Quali sono le tue motivazioni? Cosa vuoi? Iniziando a pormi queste domande ho costruito una trama, e trovare le risposte a queste domande è l’obiettivo della storia stessa.

Sono anche rimasto affascinato dalle dinamiche della famiglia cosmica che ruota attorno a Thanos, come Starfox e Gamora, e il ruolo che questi personaggi potrebbero interpretare nella serie. Cercherò di raccontare non solo la storia di Thanos, ma anche quella della sua famiglia e di tutti coloro che sono rimasti influenzati dalle sue azioni. Quando ho iniziato a pensare a tutte queste cose, la serie di Thanos in solitario è diventate estremamente interessante. Ovviamente, visto il soggetto, la componente cosmica sarà presente, ma in essenza, parleremo anche di piccole storie personali incentrate sui personaggi. Voglio che Thanos sia anche questo: il viaggio del protagonista, ma anche quello di Thane [figlio di Thanos – NdR], di Starfox, degli altri personaggi e l’essenza del loro rapporto che hanno con il protagonista. Poi naturalmente c’è l’enorme scenario della galassia che racchiude un potenziale infinito, quindi il mio compito sarà quello di trovare un equilibrio che vi consenta di godervi entrambi gli aspetti.

In molti mi hanno chiesto se questo sia il preludio a un crossover tra l’Universo Marvel e quello di Star Wars. Credo che una cosa del genere sia quasi inevitabile, e penso che i fan accorrerebbero a leggerlo in massa. Anch’io sarei molto interessato alla cosa, ma non penso che sarei la persona giusta per trattarlo.

Non sono un grande fan di Star Wars. So che può suonare come un sacrilegio: mi è sempre piaciuto, ma non mi fa impazzire come accade a tanta altra gente. Penso che là fuori ci sia sicuramente qualcun altro che affronterebbe questo progetto con maggior passione di me. Di sicuro lo leggerei!

 

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Fonte: CBR