Lo sceneggiatore Max Bemis risponde alle domande del sito ufficiale della Marvel riguardo a Moon Knight, la serie da lui firmata per i disegni di Jacen Burrows (Providence) che racconta le avventure dell’eroe dalla mente frammentata. Ecco le dichiarazioni più interessanti dello scrittore di X-Men: Worst X-Man Ever e Foolkiller.

 

Moon Knight #190, copertina di Jacen Burrows

In un certo qual modo, ultimamente abbiamo visto le personalità di Marc discutere in maniera quasi civile. Persone che non hanno un’identità dissociata vedrebbero quello che è successo come uno scontro tra le varie identità e si sentirebbero confuse, ma per Marc è praticamente una cosa normale, che ovviamente stiamo per votare al parossismo, perché voglio raccontare una storia che parli di come ci si sente in generale quando si ha una malattia mentale.

Credo che Jeff Lemire abbia fatto un grande lavoro nel mostrare l’insanità di Marc. Questo è il momento di vederlo nel tentativo di far funzionare le diverse parti della sua identità, nonostante tutte abbiano una personalità fortissima. A lui va benissimo essere matto, ma questo non significhi che sia semplice.

Vedere Sun King, personaggio creato da me, realizzato sulla pagina è sempre una meraviglia. È per questo genere di cose che sono ossessionato dal Fumetto. Credo che ogni appassionato possa immaginare come ci si possa sentire vedendo un personaggio inventato da te disegnato da un artista come Jacen e all’interno dell’Universo Marvel. Una cosa pazzesca.

Quello del Fumetto è un ambiente relativamente piccolo rispetto a quello della Musica o del Cinema, quindi è più semplice incontrare persone come Mark Waid, con decenni di carriera alle spalle, che hanno ancora uno sguardo entusiasta nei confronti di cose del genere.

Moon Knight #189, copertina di Jacen Burrows

E per me, vedere una mia creazione realizzata da Jacen è la cosa più incredibile che mi possa capitare a questo punto del mio percorso. Mi fa sentire più umile, più modesto, Perché mi rendo conto di lavorare con persone che hanno alle spalle un’esperienza enorme, mentre io sono solo all’inizio nel mondo dei comics.

Sun King, in pratica, ammira Marc e contemporaneamente lo disprezza. La sua strategia è quella di trasformare i suoi problemi e tutto ciò che rende Moon Knight un grande eroe in punti deboli. Questo include il suo disturbo dissociativo e il dolore che si porta dietro. Sun King è di base uno psicopatico incredibilmente fiducioso, laddove Marc è nevrotico. Mentre quest’ultimo si chiede in continuazione se davvero sia una brava persona, Sun King si sente sempre certo di quale sarà la cosa giusta da fare. Le varie identità di Moon Knight sono il modo in cui affronta i suoi traumi. Sun King ha tutte le intenzioni di sfruttare questa cosa a proprio vantaggio: la vede come una debolezza, laddove io vedo una cosa bellissima e un punto di forza.

 

Bemis assicura che la creazione di Sun King, progettato per essere l’opposto speculare di Moon Knight, non metterà assolutamente in crisi la posizione di Bushman come arcinemesi dell’eroe. Sicuramente lo spietato mercenario assassino tornerà a mostrare il suo volto, ma, per lo sceneggiatore, Bushman è un personaggio dalla malvagità molto più convenzionale rispetto a quella inquietante di Sun King, che presto arriverò allo scontro fisico con Marc Spector.

 

Credo che vedere una lotta tra due personaggi così opposti dal punto di vista metatestuale abbia un significato diverso rispetto a ogni altro scontro del passato di Marc. Nella sua mente, una volta affrontato il dio Khonshu, si è scontrato con concetti filosofici e metafisici enormi. In vita sua, ha combattuto contro ogni genere di avversario, ma avere a che fare con un nemico di questa portata polarizzante sarà qualcosa di interessante. Inoltre la situazione in cui tutto questo accadrà sarà qualcosa di estremo, che riguarda ben più della loro lotta. E in effetti, la maggior parte del numero #190 riguarderà qualcosa che va oltre lo sconto fisico.

 

 

Fonte: Marvel