Ieri è uscito negli Stati Uniti il quinto e ultimo numero della miniserie Phoenix Resurrection: The Return of Jean Grey, che ha segnato il ritorno della telepate dai capelli rossi nell’Universo Marvel. Pochi giorni fa vi riportavamo che, insieme a lei, ha fatto ritorno Fenice Nera mostrandovi in anteprima alcune tavole che ritraggono lo storico avversario degli X-Men in tutto il suo splendore.
Oggi vi parliamo dell’epilogo della miniserie scritta da Matthew Rosenberg, qui coadiuvato dagli artisti Leinil Francis Yu e Joe Bennett. Se dunque volete godervi la storia senza spoiler, quando Panini Comics la porterà in Italia, vi consigliamo di non proseguire oltre.
Comic Book Resources ha proposto un’interessante analisi dei contenuti dell’albo finale, a partire dalla resurrezione del personaggio: in apertura della storia, Jean Grey vive in una sorta di versione spettrale della sua cittadina natale, circondata da ogni membro deceduto degli X-Men e della sua famiglia. Con l’arrivo degli Uomini X in questa realtà fittizia, però, Jean apprende la verità riguardo alla sua resurrezione, e un acceso dialogo con Vecchio Logan risveglia la sua memoria, facendole tornare in mente ogni cosa in modo – letteralmente – esplosivo.
Uscendo dalle macerie della tavola calda in cui lavorava nei panni di Fenice Nera, Jean deve fare i conti con l’amara verità che spezza l’illusione che la circondava: la sua famiglia è stata distrutta dagli alieni Shi’Ar, suo marito è morto a causa dell’esposizione alle Nebbie Terrigene e il conseguente avvelenamento da Peste-M, mentre Wolverine è perito soffocato da una colata di adamantio. A questo punto, la Forza Fenice le fa un’offerta difficile da rifiutare: resuscitare tutti i suoi cari, caduti in sua assenza, e restare per sempre legata a lei. Nonostante sia una soluzione facile e appetibile, Jean rifiuta.
Nonostante in passato sia stata spesso vittima degli eventi, manipolata a suo piacimento dalla Forza Fenice come se il suo destino fosse già scritto, questa volta la mutante compie una scelta che va in una direzione ben diversa. Il fulcro di questa miniserie, infatti, è che Jean decide di non avere più a che fare con la Forza Fenice.
Quest’ultima – per la prima volta – le dà ascolto, ma non prima di aver fatto un ultimo tentativo di corromperla: grazie al suo potere cosmico, infatti, Ciclope torna in vita. Jean, ferma sulla sua decisione, conferma di voler proseguire la propria vita non accogliendo il potere che le viene offerto. Ciò che ha animato Scott Summers è purtroppo solo temporaneo, ma il suo effetto dura quanto basta per permettere ai due di dirsi addio.
L’ultimo confronto tra Jean e la Forza Fenice vede la X-Woman per la prima volta libera e in una posizione di superiorità: la telepate afferma che vivere un’esistenza traviata dal potere cosmico equivarrebbe a non vivere affatto, e dunque, sorprendentemente, l’entità decide di lasciarla andare.
La Jean che vediamo nel finale di Phoenix Resurrection è sola, circondata dai cadaveri dei suoi amici e di suo marito, ma, per la prima volta dopo molti anni, ha ora un futuro tutto da scrivere davanti a sé, che i lettori scopriranno leggendo la nuovissima serie X-Men: Red, al debutto questo mese negli Stati Uniti.
Fonte: CBR
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.