Krakoa può sembrare un’utopia per la razza mutante, ma sappiamo bene che ogni utopia nasconde qualche lato oscuro. Nel caso della nazione fondata da Charles Xavier, Magneto e Moira McTaggert, almeno uno dei lati oscuri che permette all’isola di prosperare ed evolversi è rappresentato da X-Force, la squadra dei “servizi segreti” mutanti, incaricata di fare il lavoro sporco e di spingersi là dove i canali ufficiali e gli interventi diretti non possono arrivare. A metà strada tra l’ufficialità del Concilio Silente e le operazioni segrete di X-Force sta Wolverine, in bilico tra il desiderio di accettare di essere parte di una patria e di una famiglia e i dubbi che cova sulla spregiudicatezza di certe scelte dei governanti mutanti.

 

 

L’una e l’altro hanno qualcosa, anzi, qualcuno che li unisce Benjamin Percy, scrittore di entrambe le testate, che ha recentemente raccontanto ai lettori cosa ha in serbo sia per il mutante canadese che per la squadra di agenti segreti mutanti:

 

Wolverine #8, copertina di Adam Kubert

Percy – L’X-Team è un luogo particolarmente accogliente, affiatato e creativamente generoso. Tutti cerchiamo di raccontare la miglior storia possibile, nella nostra serie prima di tutto, ma anche nella narrazione più vasta di Krakoa che in fin dei conti stiamo costruendo insieme. Mi fa molto piacere far parte della troupe, che funziona un po’ come una sala di sceneggiatura televisiva. Non credo sia una collaborazione facilmente replicabile.

Lasciatemi dire quanto sia fantastico lavorare con artisti come Joshua Cassara e Adam Kubert. Sono diventati miei buoni amici e collaboratori costanti. Ci teniamo in contatto ogni giorno per parlare dei nostri personaggi e delle nostre trame. E soprattutto cerco di renderli entusiasti di ciò che stiamo costruendo.

Il numero #8 di Wolverine è anche il numero #350 della numerazione complessiva, quindi era particolarmente importante farne una storia celebrativa di qualche tipo. Ma come presto vedrete, non abbiamo fatto una compilation dei grandi successi del passato. Abbiamo preso alcuni elementi storici e li abbiamo inseriti nel contesto di Krakoa, cosa particolarmente importante, perché Wolverine è tradizionalmente una canaglia tormentata (e Maverick, il Guercio e Madripoor sono tutte iterazioni senza legge di quell’identità), ma ha subito una trasformazione significativa in Dawn (e ora Reign) of X.

Wolverine è tradizionalmente un solitario, un mutante che non appartiene a nessuna nazione, ma ora ne ha una, sente di appartenere a una famiglia e prova perfino un sentimento che potrebbe essere paragonabile alla gratitudine, alla felicità. Ma che succede quando il passato raggiunge il presente?

X-Force #18, variant cover di Rob Liefeld

Ho letto molti fumetti degli X-Men quando ero ragazzino, ed è su quegli albi che ho conosciuto Wolverine per la prima volta, ma è nei panni del Guercio che l’ho visto agire in solitaria, quando ho iniziato a collezionare la sua serie. Possiedo ancora quelle copie logore che ho letto più e più volte quando ero uno studente di quarta e quinta elementare. Quindi, in parte, ho voluto incanalare quell’amore dei primi tempi. Ma se pensiamo a X-Force come alla C.I.A. di Krakoa, ha sicuramente senso includere nella storia un po’ di spionaggio, e quella del Guercio è un’identità segreta (tremendamente ridicola, ma comunque un’identità segreta). Ma niente paura. Niente agenti segreti in tutina nera.

Fin dal primo incontro, tutti gli X-autori hanno preso decisioni specifiche su chi includere e chi tenere nascosto dietro le quinte. Maverick è qualcuno con cui sapevo che mi sarebbe piaciuto giocare. Mi piaceva l’idea che fosse all’altezza del suo nome e scegliesse di andare per la sua strada, lontano da Krakoa. Mi piacciono tutte le storie di Arma X, mercenario e Agente Zero. Come vedrete, ci stiamo concentrando specificamente sui lavori del Team X che ha fatto con Wolverine e Sabretooth.

Quanto a Solem, io e Adam abbiamo preparato una trama lunga e intricata su di lui che coinvolgerà il Galà del Club Infernale quest’estate. Sapevamo tutti che Solem sarebbe stato molto amato dai fan, alla conclusione di X of Swords, e volevamo metterlo sotto i rifliettori come merita. Come ho già detto in altre occasioni, sta a Wolverine come Loki sta a Thor, quindi aspettate e vedrete. Nella storia poliziesca che è in arrivo ci saranno così tanti colpi di scena che vi verrà il mal di testa!

Wolverine #11, copertina di Adam Kubert

Come dicevamo prima, X-Force è la C.I.A. mutante. Ha due divisioni: i servizi segreti e operazioni sul campo. La testa e il pugno. Bestia rappresenta la testa, mentre Wolverine cattura lo spirito del pugno. Xavier ha dato a X-Force il permesso di lavorare nell’ombra e di prendere le decisioni più difficili, tutto in nome della preservazione del sogno. I mutanti, come sappiamo già da House of X e Powers of X, alla fine perdono sempre. Ma non stavolta. Non se X-Force può dire la sua.

Bestia sta prendendo decisioni sbagliate per la sicurezza di Krakoa. Segue un approccio freddo e machiavellico per ottenere il risultato. Il bene superiore della razza mutante è la sua preoccupazione, e al diavolo le conseguenze. Se guardiamo il suo passato, ha già fatto molte scelte moralmente discutibili. Pensate alle storie con Bestia Nera, gli Inumani, l’Ormone della Crescita Mutante, gli Illuminati, il virus Legacy… Ho una base molto solida su cui lavorare. Sto raccontando una lunga storia e so come finirà con Bestia da prima di iniziare a scrivere la sceneggiatura del mio primo numero.

Ogni personaggio avrà il proprio momento sotto ai riflettori, inclusi Kid Omega, Black Tom, Forge e Sage. Inizierete a vedere alcuni cambiamenti interessanti nell’arco narrativo di Sage tra la primavera e l’estate. Lo stesso accadrà con Jean e Colosso. sono un romanziere. Scrivo storie su tempi lunghi. Non ho fretta.

 

 

Fonte: AIPT