Squadra vincente non si cambia, tutt’al più si integra con un pizzico di vicende mutanti che non guasta mai. E così il team creativo dell’evento Marvel appena conclusosi, Empyre, si imbarca in una nuova avventura che incrocia le tematiche spaziali con le trame di Krakoa: Al Ewing e Valerio Schiti sono al lavoro su S.W.O.R.D., la nuova serie Dawn of X che riporta sotto i riflettori la divisione spaziale dello S.H.I.E.L.D. capitanata da Abigail Brand, carismatica quanto complicata figura in cui si incrociano origini mutanti, indole cosmopolita e fedeltà alla causa terrestre: il soggetto perfetto per comandare le delicate operazioni dell’organizzazione.

Lo sceneggiatore britannico racconta ai lettori come ha posto le fondamenta di questa nuova testata mutante cosmica:

 

S.W.O.R.D. #1, copertina di Valerio Schiti

Ewing – Il ritorno dello S.W.O.R.D. anticipato in Empyre è il punto di arrivo a cui miriamo, è una realtà che aleggia nel futuro della Brand (e di Hulkling). Ma quando inizia la serie, lo  S.W.O.R.D. è già quasi completamente operativo; presenteremo ai lettori l’intera configurazione e vedremo una squadra speciale intraprendere la sua prima missione. Di che che si tratta? Be’, per ora tutto quello che dirò è che probabilmente sconvolgerà alcuni fan di vecchia data del mio lavoro e che, speriamo, incuriosirà i nuovi lettori.

Lo S.W.O.R.D. lavora con Krakoa, non per Krakoa. Ha un forte legame con il consiglio, ma si tratta di un rapporto strategico: sia lo S.W.O.R.D. che Krakoa ottengono grandi benefici dall’accordo. Per prima cosa, le direttive dello S.W.O.R.D. sono le stesse di sempre: diplomazia, scoperta, difesa. La sua missione, per come la vede la Brand, è sia difendere la Terra e il Sistema Solare dalle minacce interstellari, sia spingersi nel resto dell’universo per stabilire contatti diplomatici. Krakoa è un’ottima “nazione ospitante” per questa iniziativa, ma lo S.W.O.R.D. non può legarsi a una singola nazione. Parla per tutto il sistema solare.

S.W.O.R.D. #3, copertina di Valerio Schiti

La Brand si considera una mutante, ma anche una cittadina dello spazio, e non una terrestre. Succede qualcosa a chi si spinge nello spazio dell’Universo Marvel: più tempo trascorri là fuori, più difficile per te è tornare al mondo umano normale legato alla Terra. Prendiamo Peter Quill e Richard Rider: saranno anche Homo sapiens, ma non sono più terrestri: sono spaziali. E Brand è anche mezza aliena… non sono nemmeno sicuro che sia nata sulla Terra. Quindi contribuisce con un ulteriore punto di vista cosmopolita al suo lavoro. Ho riflettuto un po’ sul motivo per cui potrebbe sentirsi così protettiva nei confronti della Terra e su come sua madre e suo padre potrebbero essersi messi insieme, ma di questo parleremo più avanti.

Tra Magneto, Cortez e Frenzy c’è un’interessante triangolo in termini di rapporti passati, vedremo rapidamente come interagiscono tra loro nei numeri #1 e #2. Magneto si trova sulla stazione come rappresentante del Consiglio, anche se quel ruolo passerà ciclicamente agli altri membri del Consiglio con il passare del tempo (anche se in sincerità, il personaggio di Erik mi piace talmente tanto che potrei tenerlo in circolazione a tempo indeterminato). Frenzy e Cortez, nel frattempo, siedono a capo delle loro rispettive divisioni, anche se il titolo di Cortez è perlopiù di facciata, dato che Cortez non piace a nessuno. Perché occupa una posizione ufficialmente così alta? Perché c’è bisogno di lui per un’applicazione pratica. Al di là di questo, nessuno lo apprezza e nessuno si fida di lui. Cortez è spregevole.

S.W.O.R.D. #3, anteprima 01

Quanto a Frenzy, funge da ambasciatrice straordinaria di Krakoa. Era l’ambasciatrice di Genosha, se ricordo bene, quindi si tratta della scelta ideale, soprattutto perché le attività diplomatiche sono più richieste nello spazio. Il combattimento cerimoniale è sicuramente una pratica ricorrente presso tutte le principali potenze spaziali, quindi Frenzy agisce in una stanza del pericolo diplomatica che può fungere da sala riunioni o da arena di battaglia; la vediamo in uso nel numero #1.

Quanto ai membri più giovani del gruppo: Cable è una specie di membro del casato reale mutante, mentre Wiz-Kid ha una vena ribelle. Inoltre, penso che nel tempo vedremo Wiz-Kid mettere in discussione un paio di principi della società mutante, sebbene si trovi fortemente d’accordo con la maggior parte di esso. Il mondo umano richiedeva a Takeshi di adattarsi per integrarsi, e nonostante tutto lo trattava da inferiore anche quando lui sapeva di essere superiore, specialmente se consideriamo il suo elevatissimo livello di potere. Krakoa e S.W.O.R.D. l’hanno adottato e sfruttano appieno le sue capacità.

Lo S.W.O.R.D. gli permette di sfruttare appieno i suoi talenti: non si tratta soltanto del teletrasporto: piega e manipola lo spazio stesso. Lo S.W.O.R.D. gli affida delle missioni che utilizzano al massimo questa capacità e, dopo aver lavorato per Nick Fury e T’Challa, a Wiz-Kid piace far parte di un’organizzazione che fa un buon lavoro. Ma proprio quei legami significano che non si considera un Krakoano a pieno titolo: la nazione gli piace, la apprezza e la sostiene, ma lui resta ancora un amico del Wakanda, degli Avengers e di tutti gli altri contatti che ha stretto. E quando si teletrasporta a casa, casa sua non è Krakoa, è l’Australia. E se Brand agisce troppo sopra le righe, Wiz-Kid non si farà problemi a fargli da coscienza. Questa è la cosa bella di scrivere una serie come questa, possiamo avere un spettro di opinioni e di fedeltà verso la nazione mutante molto più ampio di quello di una squadra interamente stanziata su Krakoa.

S.W.O.R.D. #3, anteprima 02

Lo S.W.O.R.D. non è un una squadra di super eroi: è un posto di lavoro. Questo significa che ogni personaggio ha un lavoro da svolgere e un suo modo di interagisce con gli altri, e vedremo come si svilupperanno queste interazioni. Significa anche che, sì, siamo pieni zeppi dei mutanti preferiti dai fan, ma sono i capi delle divisioni, praticamente quasi tutti i personaggi che abbiamo visto sulla copertina numero #1, a finire sotto i riflettori. E sarà divertente vedere la loro soap opera svilupparsi nel tempo.

Tutti sanno quanto sia bravo Valerio Schiti con l’azione, nelle interazioni tra i personaggi, nelle viste di grande respiro, nei luoghi, nelle scene di insieme… insomma, in tutto quello che vi viene in mente. Ma è anche un maestro in termini di design dei costumi. Tutte le nuove uniformi sono opera sua e sono assolutamente stupende. Credo che le felpe spaziali e le maschere per respirare diventeranno la prossima grande novità sulla passerella dei mutanti… spero che Jumbo Carnation stia prendendo appunti.

Ho pianificato un forte tessuto connettivo con i Guardiani della Galassia, con le X-Serie e con il resto dell’Universo Marvel, pur assicurandomi che lo S.W.O.R.D. funzioni anche da solo. Siamo il punto di contatto tra l’universo X e l’evento King In Black, ad esempio, perché se non schieriamo lo S.W.O.R.D. per affrontare questi viscidi mostri venuti dallo spazio e il loro strano dio, cosa ci sta a fare? Ma osserveremo gli eventi dal punto di vista dello S.W.O.R.D., da una prospettiva unica nel mondo dei mutanti e in questa serie. Vi assicuro che abbiamo grandi progetti e che ci divertiremo molto a realizzarli.

 

S.W.O.R.D. #3, anteprima 03

 

 

Fonte: CBR