Al Ewing e Valerio Schiti rispondono alle domande dei fan su Empyre #6, il finale dell’evento che ha tenuto l’Universo Marvel con il fiato sospeso per tutto il corso dell’estate, grazie alle trame relative alla crisi cosmica innescata dai rapporti, sempre complessi, tra gli imperi di Skrull e Kree, gli esseri umani e la razza dei Cotati.

 

 

Ovviamente, si tratta di considerazioni che sono ben al di là dell’orizzonte degli eventi per un lettore italiano medio, dato che Empyre ha iniziato da poco ad essere pubblicato nel nostro Paese. Abbiamo ripulito le dichiarazioni di sceneggiatore ed artista dalle questioni più oscure, ma attenzione, perché gli SPOILER sono duri a morire.

 

Ewing – La cosa migliore della serie, per me, è stato poter vedere ogni nuova pagina realizzata da Valerio e da Marte Gracia nella mia posta elettronica. Empyre è stato un lavoro più tosto del previsto, perché è intervenuta la pandemia, quindi poter vedere questi disegni meravigliosi mi è sempre sembrata una specie di premo per le mie fatiche. Ci sono i miei momenti preferiti, come il discorso della Cosa e quel duello di spade con Pantera Nera. Ovviamente, la trama che mi ha più dato soddisfazione è l’evoluzione del rapporto tra Wiccan e Hulkling. Una gioia non singola, ma addirittura doppia.

Empyre #1, anteprima 01

Il momento peggiore, per tutti, anche per chi non leggerà mai la storia, è il fatto che sia appunto cascata su di no la pandemia, ancora da risolvere. Questo ha decisamente influenzato il lavoro di scrittura, ma anche la pubblicazione dei tie-in. Ho deciso di non ristrutturare la trama principale in assenza dei tie-in e di lasciare che i lettori potessero colmare i vuoti lasciati in seguito. Nel caso di Thor, l’alternativa sarebbe stata semplicemente farlo scomparire, perduto in una cerca senza soluzione. Forse sarebbe stato più furbo, ma dubito che i fan di Thor mi avrebbero ringraziato.

Schiti – Il mio momento preferito è decisamente lo sviluppo della storia d’amore tra Billy e Teddy. Amo Young Avengers e quei due sono personaggi a cui tengo molto. Quando ho letto la sceneggiatura, la splash page finale che li riguarda mi ha quasi preso di sorpresa. Sentivo addosso una grande pressione, perché sapevo che stavo per mostrare un momento che certamente finirà tra le pietre miliari della Marvel.

Non penso che ci sia un vero e proprio momento di bassa della serie, ma ci sono stati diversi punti molto stressanti durante il lavoro. A volte, mentre disegnavo quelle immense battaglie, mi sentivo così stanco che pensavo di usare qualche vecchio trucco da artista disonesto per velocizzare le cose. Ma allo stesso tempo ero lusingato dalla responsabilità che avevo nei confronti di tutti i lettori, che meritavano quei momenti genuinamente epici.

 

Un lettore ha sottolineato l’assenza di compromessi nel mostrare i momenti di affetto e di amore nella coppia omosessuale formata da Hulkling e Wiccan. Ewing ha rivelato di non aver minimamente sentito pressione nel raccontarli e di non essere mai stato sfiorato dall’idea di farlo solo per far parlare della storia.

 

Ewing – Ho potuto concentrarmi su Billy e Teddy, questi due meravigliosi, spettacolari, unici personaggi di fiction, questi due tizi grandiosi che conosco ormai da ani, come scrittore e lettore, pensare a quel che avrebbero fatto e detto, a come si sarebbero sentiti. Ho potuto tentare di mettere più amore e magia che potessi nei loro momenti personali. Sono felice che la loro storia sia risultata emozionante e profonda per tanta gente, perché è frutto dell’amore che nutro per loro.

 

Schiti è stato invece pungolato sul design delle tante navi spaziali che affollano, prevedibilmente, una storia di ambientazione cosmica come Empyre.

 

Schiti – All’inizio la Marvel aveva deciso di far passare l’evento, in promozione, come una storia su un’invasione Kree e Skrull, quindi ho deciso di creare delle navi molto aggressive, progettate per una razza di guerrieri. Ecco perché tante forme triangolari e appuntite. Le più piccole sono state le più facili, ma abbiamo creato diverse versioni soprattutto per la nave madre. Ne è uscita una gigantesca fortezza, perché avevamo bisogno di molto spazio interno, ma con la forma di uno shuriken, di una lama circolare. Al e Dan Slott hanno fatto un’ottima scelta.

Empyre #1, anteprima 02

Ewing – I poteri di Billy e Teddy, per me, sono una fonte di grande libertà creativa. Quelli di Hulkling sono abbastanza definiti: è forte, può cambiare aspetto, ha una spada con cui si teleporta e che interferisce con la magia. Ma la soddisfazione massima sta nel fatto che Wiccan può fare sostanzialmente qualunque cosa. Solo che non può, in realtà. Funziona tutto con questa logica drammatica e lo adoro, perché scende proprio al cuore di ciò che, secondo me, è la magia nel mondo Marvel. Ma la conversazione si farebbe troppo lunga.

Schiti – Per un disegnatore è una gran cosa avere poche limitazioni, gli dà la chance di provare cose nuove quando disegna i personaggi. E questo è stato vero soprattutto con Wiccan: credo di aver mostrato i suoi poteri in modo sempre diverso ogni volta, con onde di energia sempre differenti. La più divertente è stata quell’effetto a bolla che ho usato per il suo scudo solare. I poteri da Skrull, d’altro canto, sono grandiosi, perché permettono di giocare con i corpi, con le proporzione. Forse la trasformazione più grottesca non è stata di Billy, ma di Kl’rt e R’Klll.

 

Al Ewing avverte i lettori: ci saranno altri cambiamenti importanti nel cosmo Marvel, dopo Empyre. In particolare, quelli che coinvolgeranno la mezza sorella di Capitan Marvel, Lauri-Ell, personaggio che secondo lui ha un futuro luminoso di fronte. Inoltre, tenete d’occhio Abigail Brand. In Empyre ci sono rivelazioni interessanti su di lei e su cui lo sceneggiatore dichiara di avere dei piani fortemente strutturati. Non si sbilancia sul cosa e sul quando, ma qualcosa di grosso bolle in pentola per il personaggio.

Schiti ha invece fanno un breve elenco delle citazioni da varie opere della cultura pop che ha infilato nelle tavole: da Jurassic Park a Ritorno al Futuro, dalla presenza della moglie a quella del suo cane, da Allan Heinberg e Jim Cheung che si complimentano con Billy e Teddy, fino ai video dei Blur e alla Venere di Botticelli.

 

Ewing – Sin da quando ho iniziato a lavorare su Guardians of the Galaxy spingo perché le storie riportino le trame cosmiche a una dimensione più coesa e coerente. Credo che pian piano ci stiamo avvicinando o, se non altro, diverse grandi menti della Marvel iniziano a condividere una certa visione. Non posso dire molto di più, per ora, ma c’è decisamente una Age of Space in arrivo e credo che ci sarà da divertirsi nel 2021.

Schiti – Che ci crediate o no, io adoro disegnare i momenti più personali e intimi delle vite dei personaggi, quelli che li rendono più umani e vicini ai lettori. Cosa che è successa molte volte durante Empyre. I dialoghi tra Tony Stark e Reed Richards, Johnny Storm che mangia yogurt nell’appartamento di Teddy, i Richards che parlano con i figli. La prima pagina del quinto numero non è diversa solo perché mostra una coppia gay che chiacchiera a letto. Quelle pagine non sono una dichiarazione di intenti di nessun tipo, solo una sequenza di apertura di un albo, uguale a tanti altri momenti tra due persone innamorate che vi abbiamo mostrato negli anni. E proprio per quello è la mia preferita della serie.

 

 

 

Fonte: AITP