Mark Millar parla dello stato dei lavori, in campo cinematografico e televisivo, per quanto riguarda gli adattamenti delle sue opere a fumetti. Dopo aver sottolineato il suo ottimo rapporto con i nuovi datori di lavoro, ovvero Netflix che ha acquisito la quasi totalità dell’etichetta Millarworld, ha confessato di aver scritto metà sceneggiatura di un film o una serie TV, a seconda di quale forma si adatterà meglio al progetto:

 

Jupiter’s Legacy di Mark Millar e Frank Quitely (Panini)

Millar – È già successo qualche tempo fa, quando si parlava di un film di Jupiter’s Legacy, che però non avrebbe funzionato. Troppo grande, come storia. Nemmeno una trilogia sarebbe andata bene. Ne parlavo con James Gunn, e mi ha detto che sarebbe dovuto essere uno show televisivo. Quel che sarebbe stato un flashback di un minuto in un lungometraggio doveva diventare tre episodi in una serie.

Prima che vendessi la compagnia c’erano un sacco di diverse trattative con gli studios, il che di solito mette tutto il resto in pausa. Ora che siamo sotto l’ala di Netflix, uno a uno i diritti stanno tutti tornando all’ovile. L’unico ancora preso per qualche anno è Starlight, il che è davvero un peccato. La Fox era entusiasta della proprietà, ma poi è stata venduta alla Disney, il regno di Spider-Man ed Elsa. Starlight non è una priorità per loro, ma tra pochi anni tornerà da noi.

Quel che amo di Netflix è che abbiamo sotto mano diciassette franchise, e per ognuno c’è un progetto in corso. Abbiamo finito di girare settimana scorsa Jupiter’s Legacy. Abbiamo una data di uscita, che non posso rivelare.

 

Lo sceneggiatore scozzese ha parlato dei nomi davvero impressionanti che sono attualmente legati alle serie in programma. I fratelli Gout stanno lavorando ad American Jesus, Michael Bacall ha scritto gli adattamenti per Sharkey, Lindsay Beer quelli per Magic Order e Reborn, che dovrebbe coinvolgere Sandra Bullock.

L’autore ha anche espresso alcuni pareri sparsi sui film Marvel degli ultimi anni, sostenendo che Civil War non fosse male ma che lo ha annoiato un po’, mentre si è addormentato durante Age of Ultron. Ha apprezzato Guardiani della Galassia e Ant-Man, così come Avengers: Infinity War, anche se la vera bomba, secondo lui, è stato Endgame.

Millar ha detto la sua anche sui commenti di Martin Scorsese e Francis Ford Coppola riguardo i cinecomic:

 

Millar – Non riesco a credere che ne sia scaturita una polemica. Scorsese non era interessato a Star Wars quando aveva trentacinque anni, perché dovrebbe piacergli questa roba adesso che ne ha settantacinque? Non mi sorprende che non abbia voglia di vedere Iron Man. Non so come sia finito sui titoli dei giornali. Coppola era triste quando George Lucas realizzò Star Wars dopo American Graffiti. Non puoi aspettarti che vada al cinema per Ant-Man.

 

Non solo aggiornamenti di ordine televisivo e cinematografico da parte di Mark Millar, che ha affidato alla sua pagina Facebook i suoi propositi per l’anno nuovo: terminare i sequel di Jupiter’s LegacyMagic OrderReborn e forse anche di Nemesis, titolo creato anni fa insieme a Steve McNiven.

Infine, riporta Bleeding Cool, dopo il recente lancio a sorpresa della seconda miniserie, Mark Millar avrebbe nei suoi progetti anche la terza di American Jesus. Se il primo ritraeva il personaggio negli anni Ottanta e il secondo mette in scena il ritorno del Messia nei Novanta (anche se il numero #1 si svolge negli Settanta), il terzo porterà gli eventi a un livello completamente nuovo:

 

Millar – Se siete amanti della Bibbia, lo adorerete. È il seguito ufficiale. I primi due non erano male, ma questo equivale a Il ritorno dello Jedi.

 

 

Fonti: Bleeding Cool | Bleeding Cool | Facebook