Gerry Duggan è lo sceneggiatore di Marauders, uno dei pezzi fondamentali del grande puzzle noto come Dawn of X, il rilancio con cui Jonathan Hickman ritrae gli X-Men del prossimo decennio. Lo scrittore si è visto recapitare una serie di domande sul suo progetto, che ruota attorno al gruppo guidato e comandato da Kate Pryde, non più Kitty.

Ecco le dichiarazioni più interessanti di Duggan, scaturite dalle sue risposte:

 

Marauders #7, copertina di Russell Dauterman

Duggan – Il mio obiettivo è quello di essere inaspettato e di divertirmi, in modo che lo facciano anche i miei collaboratori e che questo si trasferisca anche sui lettori. In fine dei conti, anche noi siamo soprattutto dei fan e vogliamo realizzare storie che vorremmo tanto leggere, che ci appassionino.

La cosa bella del progetto Dawn of X è che è pieno di personaggi amatissimi e in giro da molto tempo ma collocati in un’era del tutto nuova e quasi impensabile. Tutte le storie che stiamo raccontando hanno grande velocità. Abbiamo piani ben precisi, e i nostri piani hanno a loro volta dei piani. Noi sceneggiatori ci scambiamo sempre qualche idea, di persona, via messaggio o al telefono.

Credo che ci siano mutanti che sanno esattamente chi sono e poi altri il cui ruolo è stato in qualche modo cancellato dalla creazione di Krakoa. Pyro è un personaggio che deve ancora capire chi sia e cosa deve diventare in questa situazione. Vedere Apocalisse stringere la mano a Xavier è stata una svolta fondamentale. Se questo può succedere, allora tutto è possibile. I personaggi giovani che si confrontano con questo status quo sono un regalo. Ho amato Sam Alexander [alias Nova, che Duggan scriveva tempo fa – NdR] per lo stesso motivo. Questi ragazzini non sanno ancora chi sono. E, comunque, sono destinati a compiere grandi errori.

 

Kate Pryde, invece, non è più una ragazzina. Duggan dice di aver sempre considerato l’ex Sprite un grande personaggio, anche solo per i potersi splendidi di cui è dotato. Uno dei suoi momenti preferiti è stato vederla sconvolta dal taglio di capelli punk di Tempesta: Kitty, all’epoca, era una ragazzina spaventata dal rischio che la sua amica stesse cambiando, crescendo e potesse lasciarla indietro. Un concetto con cui il giovanissimo Gerry Duggan entrò facilmente in risonanza.

 

Vi abbiamo mostrato una Kate molto sicura di sé, ma non la definirei imprudente. Ha sopra di sé parecchie responsabilità, in questo momento, ma rispetto al passato non ci sono ragazzini attorno a lei, né professori. La troviamo rilassata, con la bandiera pirata issata e la voglia di aiutare un sacco di gente.

Nel frattempo, è momentaneamente separata dal resto del genere mutante. Persino gli umani possono entrare a Krakoa, ma lei no. So che molti suoi fan si sentono un po’ abbandonati e delusi di lei dopo la lettura del primo numero. Non era quello che volevo ottenere, ma se tornassi indietro lo rifarei. Spero vi piaccia quel che seguirà.

 

Tempesta compare, nei primi due numeri come una forza che porta stabilità nel gruppo. Kate è di fatto in una situazione di esilio rispetto al genere mutante e alla sua nuova patria. Ororo è con lei, sulla nave pirata dei Marauders per ragioni molto personali, di cui ci faremo un’idea un po’ più precisa dal quarto numero della serie, dedicato fortemente a lei.

 

 

 

Fonte: Aitp!