Invincible #144, variant cover di Cory Walker

Nel primo giorno di Lucca Comics & Games 2018 non sono mancati gli appuntamenti di grande richiamo. Tra questi risalta senza dubbio l’incontro con Robert Kirkman, creatore di serie di successo quali The Walking Dead, Outcast e Invincible. Proprio quest’ultima sta per concludere la sua epica epopea in Italia con la pubblicazione dell’ultimo volume, contente la seconda parte dell’arco narrativo La fine di tutto. 

Obbligatoria, dunque, giunge la prima domanda sulla fine della serie. Kirkman si è dimostrato felice e orgoglioso per come la sua creatura si sia evoluta in questi quindici anni. Lo sceneggiatore ha confessato di aver provato una sensazione dolceamara nel concludere l’opera, in quanto da un lato sentiva la necessità di liberarsi di un po’ di pressione, dall’altro nascevano in lui diverse idee con le quali strutturare i prossimi archi narrativi, trame e sottotrame; una condizione sicuramente frustrante ma mitigata dal fatto che a diversi mesi dalla chiusura della serie… non ricorda più nulla di quegli spunti!

Sollecitato sugli adattamenti di Invincible attualmente in lavorazione, Kirkman ha dichiarato di non riuscire proprio a immaginare cosa ne verrà fuori. Per la pellicola verrà sfruttato un solo frammento dei 144 numeri pubblicati. Magari, ha scherzato lo scrittore statunitense, le restanti parti saranno sfruttate per i prossimi dieci, dodici, venti film che seguiranno. 

Una delle peculiarità di Invincible, la componente splatter e gore, sarà presente in entrambi gli adattamenti. Kirkman ha rassicurato sul fatto che sia gli Universal Studios sia Amazon siano interessati al progetto nella sua interezza, quindi tutto ciò che è stato pubblicato nel corso degli anni verrà considerato dalle trasposizioni. Inoltre, lo scrittore ha tenuto a sottolineare come la sua serie sugli zombi sia meno violenta del fumetto dedicato alle avventure di Mark Grayson e i viltrumiti. 

Invincible #144, copertina di Ryan Ottley

Decisamente opposta la reazione del fumettista alla chiusura della serie televisiva di Outcast. Nonostante il successo dello show, la ristrutturazione aziendale in seno a Cinemax ha portato a delle situazioni spiacevoli che hanno messo in discussione il progetto in tutte le sue componenti, compreso il cast, che avrebbe dovuto registrare delle defezioni. Pur non volendo addossare la colpa al network, Kirkman, sarcastico, ne ha lasciato intendere il ruolo centrale nella chiusura della serie. 

Dopo aver elencato i nomi dei disegnatori con cui vorrebbe collaborare – Stuart Immonen, Arthur Adams, Andy Kubert e la nostrana Sara Pichelli – Kirkman ha rimarcato la volontà di portare avanti per altri quindici anni la sua creazione più fortunata, The Walking Dead. Circa eventuali anticipazioni, lo scrittore ha ovviamente glissato limitandosi a ripetere ai presenti di aspettare e leggere.

In chiusura, una domanda riguardo ai cinecomic Marvel e DC Comics: Kirkman ha dichiarato di preferire quelli basati sui super eroi della Casa delle Idee, ha stroncato Venom e si è detto molto curioso relativamente ad Aquaman. In generale, lo sceneggiatore è meravigliato dal fatto che la gigantesca industria del Cinema metta a disposizione dei budget impressionanti per realizzare storie tanto succinte.

 

Cory Walker, Robert Kirkman e Ryan Ottley