Un autore noto per storie decisamente originali, personalissime e di taglio underground sarà il primo italiano a firmare una copertina DC Comics ufficiale. Accade in occasione di Lanterna Verde #50, edito da RW Lion. L’illustratore e sceneggiatore di opere come Interni e ABC, per citare soltanto le ultime, si presta al mainstream realizzando le due cover che potete vedere nella gallery sottostante e dimostrando ad eventuali scettici tutta la versatilità di uno dei prncipali artisti del fumetto italiano degli ultimi anni.

Non è questa l’unica iniziativa che RW Lion ha messo in moto per festeggiare a dovere il cinquantesimo numero di Lanterna Verde: l’editore ha anche annunciato una cover esclusiva del primo numero della seconda ristampa che sta per partire. Inoltre, ecco il commento che è stato chiesto a Riccardo Corbò (giornalista di RAI 3 e professionista dell’editoria per ragazzi, fumettistica e dei videogiochi) sul personaggio.

Ho un vivissimo ricordo, tra i primi della mia infanzia, di Lanterna Verde. Ero all’asilo, ed ero incappato in un numero oggi non meglio identificato della Cenisio in cui era ristampata una storia della JLA degli anni ’60, suppongo oggi dal ricordo dello stile di disegno.Tra i protagonisti, ovviamente Lanterna Verde. E altrettanto ovviamente, non sapendo ancora leggere all’epoca, non sapevo né come si chiamasse, né che poteri esattamente avesse. Ma rimasi immediatamente affascinato – nel senso più ampio del termine – da questo personaggio, dal suo costume, dai suoi colori, dal raggio verde che gli usciva dalla mano e che andava a creare guantoni da boxe, animali, sfere trasportanti.Non capivo che potere potesse essere, non era chiaro come quelli di Superman o di Batman o di Flash, ma mi colpì immensamente, proprio per questo suo mistero, forse. Ricordo che il giorno successivo, durante la ricreazione all’asilo, provai a raccontare questo eroe ai miei compagni di classe e convincerli ad impersonare ognuno un personaggio della JLA. Credo che capirono non molto del mio racconto, ma per un po’ ci divertimmo nel nostro mini-supermondo, gli altri a contendersi i ruoli di Superman, Batman, Flash e Aquaman (almeno nelle versioni da me spiegate…), io felicissimo nel tenermi questo personaggio senza nome e dagli strani poteri, che poteva fare tutto quello che volevo. Anzi, a pensarci bene, smettemmo di giocare ai super eroi perché io sostenevo che con il mio raggio verde potevo creare qualunque cosa, più di tutto quello che loro potevano fare, e alla fine litigammo furiosamente su questo punto.Ho voluto condividere con voi questo ricordo non tanto per la sua (non) forza letteraria, ma come esempio concreto della potenza immaginifica di Lanterna Verde.Un eroe unico, tanto da non avere epigoni nel suo universo fumettistico o della concorrenza.Questa è sempre stata la forza, ma anche la debolezza di Lanterna Verde, così unico da appassionare spesso solo i veri intenditori.E quindi un piacere vero, che risveglia il mio lato più “fanciullesco”, il lato più leggero del mio immaginario, vedere la testata italiana dedicata al guerriero di smeraldo tagliare il traguardo dei 50 numeri.La copertina variant, illustrata da Ausonia, è la chiusura del cerchio con la mia (ahimé) attuale piena maturità.Ausonia, un autore visionario, spesso scomodo anche a se stesso, che ha la capacità di incantarci con un tratto accademico e al contempo turbarci con un accenno di marcio, di decadenza, di ineluttabile, della realtà.Svettano e diventano iconici quindi, i supercriminali sullo sfondo, soprattutto Mano Nera, il portabandiera delle lanterne decedute.

Fonte: RW Edizioni