Starve #1, cover

Starve #1, cover

Vi abbiamo già parlato di Starve, nuova serie Image Comics che vedrà prossimamente impegnati Brian Wood (testi), Danijel Zezelj (disegni) e Dave Stewart (colori).

Proprio Wood ha recentemente parlato della sua nuova opera con Comic Book Resources, partendo dalle premesse del progetto.

Starve è un fumetto che parla di chef, celebrità in un distopico futuro in cui l’accesso al cibo e all’acqua è limitato e per questo motivo vi è una grande domanda di questi beni. I ricchi padroni ingaggiano chef famosi affichè questi si cimentino con pietanze i cui ingredienti sono assai rari o persino illegali. Competizioni televisive mettono gli chef in lotta fra loro in specifiche arene.

Lo scrittore ha poi parlato del protagonista di Starve, Gavin Cruikshank.

Il personaggio principale è Gavin Cruikshank, il quale è liberamente basato sulla figura di Anthony Bourdain, con una buona dose di Spider Jerusalem in aggiunta. È un uomo maturo che ritorna da un esilio autoimposto in questo nuovo mondo con il quale ora deve relazionarsi. Dovrò trovare il suo posto, fare ammenda, creare nuove alleanze e capire come districarsi in tutto ciò. Ha un’ex-moglie e una figlia oramai adulta, Angie, e anche un nemico di vecchia data, Roman Algiers.

Ma quali sono gli aspetti principali di questo universo narrativo così particolare creato da Wood?

I temi sono quelli universali: creatività contro commercio, dramma familiare, l’invecchiamento delle strutture sociali e problemi di identità. Aggiungerò inoltre che quello che descrivo come distopia segue un modello che ho già usato in passato nel quale il mondo è molto simile al nostro, salvo alcuni dettagli. In questo caso il rapporto cibo/animali dal punto di vista ambientale e i rifornimenti di acqua.

E quali sono le caratteristiche degli chef di Starve?

Nel mondo di Starve, quello che eleva al ruolo di chef è la capacità di soddisfare i padroni. Questo è il motivo per il quale è un posto così poco invitante per Gavin al suo ritorno: gli chef sono addestrati come fossero scimmie ammaestrate, al servizio di questo 1% che sceglie di ignorare il mondo assai danneggiato attorno a loro, pur di sentirsi potenti e rilevanti. È una cosa offensiva e Gavin tornerà solo per vedere il programma televisivo da lui creato trasformato in qualcosa di disgustoso.

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Fonte: CBR