Qualche mese fa, vi abbiamo riportato l’annuncio di History of the Marvel Universe, miniserie in sei parti scritta da Mark Waid per le matite di Javier Rodriguez e Alvaro Lopez, impreziosita dalle copertine di Steve McNiven.

Lo sceneggiatore incaricato, uno dei più rispettati ed esperti del comicdom, avrà l’occasione di raccontare a modo suo le origini dell’universo narrativo della Casa delle Idee e la sua evoluzione, illuminando i cantucci ancora bui e colmando eventuali lacune in quel che sappiamo.

Intervistato sull’argomento da Newsarama, ecco cos’ha dichiarato Waid in merito a questa saga decisamente cosmica, non tanto perché ambientata nel cosmo, ma in quanto avente il cosmo stesso come sostanziale oggetto e protagonista:

 

History of the Marvel Universe #1, copertina di Steve McNiven

Sarò onesto: questo progetto è nato nello stesso modo in cui hanno preso il via molte delle mie storie Marvel che preferisco. Tom Brevoort mi ha chiesto di scriverlo. Io e lui siamo degli invasati della continuity e parliamo di questo genere di idee in continuazione, quindi si tratta di qualcosa che ci appassiona moltissimo entrambi.

La storia è totalmente inserita nel canone e l’intero team di ricerca della Marvel, composto da Jeff Christiansen, Anthony Cotilletta, Kevin Garcia, Daron Jensen, Rob London, Mike O’Sullivan, Jacob Rougemont e Stuart Vandal, ci ha mantenuto sui binari con note meticolose e correzioni varie, per ovviare al conflitto di alcune fonti delle fonti a cui abbiamo attinto. Applausi per loro Non avremmo mai potuto compiere l’impresa senza, e le loro lunghe analisi alla fine di ogni numero sono impagabili.

Tom Brevoort, inizialmente, mi ha mandato un soggetto strutturato pagina per pagina degli eventi che avrebbe voluto che raccontassi, tra gli ottant’anni di pubblicazioni della Marvel. All’inizio l’ho seguito abbastanza fedelmente, ma a un certo punto io e Javier Rodriguez ci siamo resi conto che stavamo sottovalutando alcuni personaggi o eventi, e abbiamo iniziato un lavoro di taglio e cucito. Quando parliamo di storia dell’universo, la intendiamo tutta, dal Big Bang alla morte. Non è un elenco di personaggi ed eventi, pone ogni istante in ordine cronologico e nel canone, per la prima volta da sempre.

Abbiamo fatto un patto prima di cominciare: in ogni numero ci sarebbe stata la rivelazione di qualcosa di nuovo. A volte si tratta di questioni minori – sarete sorpresi di sapere quanto importante sia stato Tuk il Cavernicolo – a volte gigantesche. Nel secondo numero, ad esempio, vi informiamo dello sconosciuto – ma ora parte del canone – segreto che metterà sotto una luce del tutto nuova le origini di Iron Man, dei Fantastici Quattro e di Punisher… tra gli altri. In una pagina del terzo numero, mostriamo le origini di Spider-Man forse nella maniera più brillante mai vista.

Ci sarà un tema conduttore nella vicenda. Volevamo che fosse appunto una storia, non una lunga pagina di Wikipedia. Come ha mostrato Jonathan Hickman su Fantastic Four, c’è un momento in cui Galactus e Franklin Richards si trovano assieme, alla fine dei tempi. E ora potrete vedere esattamente cosa faranno in quell’istante.

 

Mark Waid rivela di aver scritto a Marv Wolfman, sceneggiatore di History of the DC Universe, prima di scrivere la miniserie, e di aver ricevuto la sua benedizione. I punti di contatto tra i due progetti, però, si fermano qui: nessuna delle pagine di History of the Marvel Universe è una semplice collezione di comparsate, ognuna è parte di una reale narrazione, nonché di un lavoro spaventoso per lo sceneggiatore, che, ad esempio, cita il tentativo di distillare in un solo paragrafo l’intero crossover La caduta dei mutanti.

 

 

 

Fonte: Newsarama