Deadpool si rilancia nella giornata di oggi, oltreoceano, con una nuova numerazione per la sua serie e una nuova scrittrice. Si tratta di Kelly Thompson (Captain Marvel), che firmerà i testi per le matite di uno dei disegnatori più amati del serraglio Marvel: Chris Bachalo (Doctor Strange).

Dei piani piuttosto originali della sceneggiatrice per il Mercenario Chiacchierone, che sta per diventare sostanzialmente un cacciatore di mostri a contratto, vi abbiamo già parlato altrove; ecco cosa ha avuto da aggiungere a quel che già sappiamo in una recente intervista:

 

Deadpool #1, copertina di Chris Bachalo

Thompson – Una delle sfide fondamentali, quando si scrive Deadpool, è fargli fare qualcosa che non abbia già fatto. Come personaggio è molto adattabile e ha compiuto quasi ogni impresa possibile, quindi sin da subito abbiamo pensato a un’idea che fosse in tono con lui e le storie che avevamo in mente, e che fosse inoltre originale e fresca. Non posso dirvi molto del suo contratto per uccidere il re dell’Isola dei Mostri, perché, come spesso accade con Deadpool, le cose non sono come sembrano.

Alle basi della trama c’è l’idea che i mostri di tutto il mondo, inclusa l’Isola dei Mostri e la Città dei Mostri, stiano migrando verso Staten Island perché il nuovo re fa valere i termini di un accordo vecchio di secoli. Staten Island sarebbe stata consegnata alla comunità dei mostri come pagamento per qualcosa. Quindi loro stanno venendo a prendersi ciò che gli spetta.

Il rapporto tra Deadpool e Elsa Bloodstone sarà inizialmente abbastanza antagonistico, con i due che dovranno un po’ maltrattarsi prima di capire come convivere. Data la mostruosità della vicenda, ha perfettamente senso la presenza di Elsa, e non necessariamente come alleata, ma i due personaggi sono molto interessanti da scrivere insieme e credo che i lettori li adoreranno.

Ovviamente, vogliamo che una storia di Wade sia divertente, ma a essere onesti credo che sia sempre necessario che le sue storie abbiano più livelli per avere successo, perché la comicità sta sempre su una linea sottile: non tutte le battute funzionano e non sempre tutti abbiamo lo stesso senso dell’umorismo. Quindi, se non c’è qualcosa di più profondo a cui ancorare l’interesse dei lettori, è pericoloso fare affidamento solo sulla comicità. Credo che questa storia sia in effetti multilivello e che con Wade si possano raccontare molte situazioni diverse, a patto di restare fedeli alla sua voce fondamentale.

Deadpool è tragedia e orrore, azione e commedia. Veste bene ogni abito, ma la sua comicità, anche se sempre genuina, è anche una maschera che serve a coprire la tristezza e l’orrore della sua esistenza. E, com’è ovvio, è anche un uomo letale, il che spesso si perde tra le battute. Il nostro arco narrativo inizia con un piccolo deficit di azione, date le circostanze in cui si trova Wade, ma vi prometto che prima della fine del primo ciclo avrà preso a calci abbastanza chiappe da ricordare a tutti che non è uno di cui ridere troppo.

 

Sperticati quanto attesi i complimenti che Kelly Thompson rivolge al collega Chris Bachalo, che molti di noi potrebbero considerare il disegnatore perfetto, con il suo stile deformante e coinvolgente, per una storia di Deadpool. La sceneggiatrice ne applaude soprattutto la gestione del linguaggio non verbale dei personaggi, che rende Wade Wilson incredibilmente espressivo anche quando veste la maschera. Il Deadpool di Bachalo, secondo lei, è soprattutto molto vitale.

 

Thompson – Wade, ovviamente, si troverà presto a combattere contro un kaiju assolutamente folle. Ironia della sorte, questo avverrà nel quinto numero, che non è disegnato da Chris. Il quale però ha già realizzato decine di mostri spettacolari, sia nuovi che versioni di grandi classici, quindi non credo che resterete delusi da questo punto di vista.

 

 

 

Fonte: Newsarama