Ron Marz ed Andy Lanning tornano a parlare di Endless Winter, l’evento DC Comics che accompagna i lettori americani nel mese di dicembre. I contorni delle trame dovrebbero esservi già chiari: un inverno perenne minaccia il mondo, una minaccia di cui non si vede la fine, che i super eroi della Justice League sono chiamati ad affrontare.

 

 

Nove capitoli che usciranno settimanalmente negli U.S.A., il primo dei quali ha già debuttato ed è oggetto delle dichiarazioni di Lanning e Marz che vi riportiamo in questo articolo.

 

Marz – Io ed Andy siamo ormai devi veterani di questo tipo di progetti. Ognuno è unico, perché è sostanzialmente figlio dei personaggi che si hanno a disposizione. Ho realizzato Marvel Vs. DC, Andy ha firmato Annihilation. Due grandi crossover, ma anche il frutto della natura dei personaggi coinvolti. Endless Winter non è diverso, è una storia della Justice League, anche se vi parteciperanno numerosi altri eroi. Il nucleo della narrazione ruota attorno a sei membri del gruppo: Superman, Batman, Wonder Woman, Green Lantern inteso come John Stewart, Flash e Aquaman. Abbiamo cercato di dare a ognuno il proprio spazio, di metterci al servizio dei personaggi così come della storia.

Justice League: Endless Winter #1, copertina di Mikel Janin

Lanning – Quel che abbiamo voluto fare immediatamente è stato soprattutto creare un retroterra per la trama. La cosa davvero divertente, quando si scrive ogni singolo numero, è cercare di regalare a ognuno un proprio punto di vista. Accanto all’evento ci sono gli speciali d Flash, Superman e Aquaman, ma anche dei Teen Titans, della Justice League Dark e di Black Adam, sulle serie di ognuno dei personaggi. In questi casi, si cerca di restare agganciati alla continuity pur adeguando il tono della storia al contesto generale. La cosa divertente è vedere come personaggi e gruppi rispondono alle condizioni imposte dall’evento. La cosa più complessa di Endless Winter è stata la scadenza settimanale.

La storia ha a che fare con un’antica minaccia dall’era dei vichinghi e, quando abbiamo pensato di inserire un personaggio che venisse da quell’epoca, ponendolo nel presente, ci è venuta voglia di raccontare il suo passato. Ogni numero contiene un prologo che racconta un po’ di questo retroterra degli eventi, ciò che è successo secoli fa.

Abbiamo pensato che in quell’era potesse esistere una versione della Justice League. Gli eroi di ogni epoca si uniscono per combattere le grandi minacce, dopotutto. Una Justice League Vichinga aveva senso. Hippolyta è stata una scelta immediata, come pei anche Black Adam e Swamp Thing. Ron ha iniziato a impazzire di entusiasmo, perché anche Viking Prince era ovviamente presente all’epoca.

Marz – Adoravo le strisce della DC degli anni Cinquanta e Sessanta. Viking Prince era uno dei protagonisti. Mi piace il modo in cui molto di quel materiale è finito all’interno dell’arazzo dell’Universo DC. Viking Prince è sempre stato un personaggio che ho amato molto, anche per il lavoro brillantissimo di Joe Kubert. Quando abbiamo iniziato a discutere di una trama a tema vichingo, ho pensato che sarebbe stato una scelta del tutto naturale e abbiamo finito per usarlo in maniera molto interessante nella storia.

La domanda di Endless Winter ruota attorno al modo in cui reagiscono alla stessa minaccia la Justice League del passato e quella del presente. Faranno gli stessi errori? Avranno gli stessi successi? C’è molto contrasto tra le due epoche e i loro eventi e il modo in cui i personaggi di un tempo, come Hippolyta e Black Adam sono cambiati nel corso di un millennio, o sono rimasti uguali in ogni era. C’è una simmetria, in questo, che mi affascina.

Frost King, il nemico della storia, è un personaggio del tutto nuovo. Ci sono altri personaggi, nella storia, che potrebbero essere tradizionalmente visti come dei cattivi. Il primo numero mostra infatti Cat-Man, Icicle, Rampage e Multiplex. Restano sullo sfondo per un certo numero di albi e poi vengono introdotti con l’andare della storia, ma non per forza come alleati di Frost King.

Si tratta di un volto nuovissimo e voglio applaudire gli artisti che ci hanno lavorato, dandogli un aspetto davvero formidabile. La sua realizzazione è stata affidata a un team di disegnatori, quindi ne vedrete versioni differenti nel corso della storia. Quella di Howard Porter compare nel primo e ultimo numero ed è davvero pazzesca.

Lanning – Dare vita a un cattivo interessante è sempre divertente, anche perché la storia intera ruotava attorno all’idea di dar vita a una minaccia sufficientemente grande da tenere in scacco il mondo intero, un nemico all’altezza della Justice League.

 

Lanning e Marz concordano sul fatto che i lettori di Justice League: Endless Winter non abbiano bisogno di alcuna conoscenza pregressa per godersi questa avventura del principale supergruppo DC Comics, coinvolto in duecento pagine di fumetto del tutto contenute in se stesse e perfettamente fruibili indipendentemente da ogni altra serie. Inoltre, i due sono anche concordi nel definire questa storia molto divertente proprio perché scritta a quattro mani: il primo grande evento che Lanning e Marz firmano insieme, reso possibile anche grazie al grande lavoro degli editor DC, che entrambi ringraziano per l’inestimabile opera di intermediazione.

 

 

Fonte: CBR