La settimana scorsa, la DC Comics ha annunciato che dopo una lunga attesa vedrà finalmente la luce Three Jokers, attesissima miniserie scritta da Geoff Johns per i disegni di Jason Fabok e i colori di Brad Anderson.

Il primo dei tre numeri che compongono il progetto arriverà sugli scaffali delle fumetterie americane il prossimo 17 giugno e comincerà a svelare il mistero dietro alla triade di Principi Pagliacci del Crimine innescato a suo tempo da Universo DC: Rinascita.

 

 

Gli autori hanno raccontato a Entertainment Weekly cosa dobbiamo aspettarci da questo fumetto, nel quale, a quanto pare, Barbara Gordon e Jason Todd avranno un ruolo di spicco:

 

Three Jokers #3, copertina di Jason Fabok

Johns – Il mondo non ha bisogno di un’altra storia con Batman e Joker. Una delle ragioni per cui non ne ho mai fatte prima è perché ce ne sono già tante di meravigliose, perciò ne avrei scritta una solo se sarebbe stata qualcosa di diverso e sorprendente, in grado di fornire uno sguardo su Joker, sul suo significato e sul suo effetto sulla famiglia di Batman in maniera originale. Non stiamo presentando un Multiverso di Joker, non siamo qui per cambiare per sempre questi personaggi, ma rimescolare un po’ le carte per quanto riguarda le loro relazioni.

Cominceremo tornando alle origini, con il primo incontro tra Batman e Joker, ma nel fumetto ci saranno anche elementi di Killing Joke e Una morte in famiglia che sfrutteremo emotivamente.

Barbara e Jason hanno subito davvero molto, così come Bruce, e questa storia parla del processo di guarigione, delle cicatrici e delle ferite che per qualcuno hanno ulteriori conseguenze. Se hai subito un qualche trauma, non te lo lasci semplicemente alle spalle e vai avanti con la tua vita, è qualcosa che ti cambia. A volte ti migliora, a volte ti peggiora. Puoi guarire nel modo giusto o nel modo sbagliato. Questo è il vero tema del fumetto: guarire nel modo giusto, guarire nel modo sbagliato, sopravvivere.

Three Jokers #1, copertina di Jason Fabok

Fabok – Fin dall’inizio abbiamo deciso che avremmo basato l’estetica del fumetto su quanto fatto da Brian Bolland su Killing Joke. Gary Frank in Doomsday Clock ha preso molto da Dave Gibbons, e io sto facendo qualcosa di simile.

Chi ha letto Killing Joke vedrà delle vignette familiari e versioni già note di alcuni elementi, come la Bat-caverna. La mia idea è che siano trascorsi anni, e dunque Batman abbia migliorato la sua Bat-caverna rispetto a come l’abbiamo vista in Killing Joke, ma l’ossatura sia rimasta la stessa. Anche la Batmobile che ho disegnato è vagamente ispirata a quella di Killing Joke, dove aveva una grossa pinna, ruote enormi e un volta sulla facciata.

Ho inserito consciamente molti elementi dello stile di Brian Bolland anche nel modo in cui la narrazione avviene all’interno delle vignette. Negli ultimi due anni ho tenuto Killing Joke sul mio tavolo da lavoro, l’ho usato come riferimento anche per l’impostazione delle vignette nella tavola. Voglio davvero che possa sembrare un sequel spirituale, almeno dal punto di vista grafico.

Ho visto su Twitter che i fan stanno diventando impazienti, vogliono la pubblicazione di questo fumetto. Io e Geoff abbiamo realizzato che tutto avverrà con i giusti tempi. Visto che ci ha richiesto così tanto, però, abbiamo migliorato la storia. È successo tutto in maniera naturale, crediamo molto in questo fumetto.

 

Three Jokers #2, copertina di Jason Fabok

 

 

Fonte: Entertainment Weekly